Camilla Scarpa

Negli scorsi giorni due lavoratrici del servizio di controllo dei biglietti del Tpl urbano hanno subito una violenta aggressione a bordo di un autobus da parte di un passeggero sorpreso senza biglietto.

“Quanto avvenuto è gravissimo –  affermano Camilla Scarpa, Filcams Cgil Modena e Claudia Rizzo, Fisascat Cisl Emilia Centrale – Siamo ovviamente al fianco delle lavoratrici colpite dalla violenta aggressione su un autobus Seta qualche giorno fa e a loro va tutta la nostra solidarietà, ma contestualmente chiediamo che si intervenga subito per garantire le giuste condizioni di sicurezza sul lavoro a questi lavoratori e lavoratrici che svolgono un fondamentale ruolo nel servizio del trasporto pubblico locale.

Il servizio dei controlli a bordo dei mezzi viene affidato da Seta, tramite appalto, all’azienda Holacheck, della quale la stessa Seta detiene il 40% del capitale. Appalto che prevede anche la vendita di biglietti e abbonamenti per il trasporto pubblico urbano e che in passato ha già vissuto diverse tensioni, con lavoratrici e lavoratori che, ormai da anni, si trovano periodicamente in contrasto con l’azienda per diverse tematiche.

E’ sempre stato un appalto complicato fin dall’esternalizzazione dei vari servizi che costò un cambio di applicazione contrattuale per i lavoratori che fin dal primo momento si trovarono in difficoltà nei rapporti con la nuova impresa.

I sindacati Filcams Cgil e Fisascat Cisl pongono però anche l’accento su come il mondo degli appalti stia rendendo sempre più distaccati i rapporti di lavoro, situazioni impersonali e precarie dalle quali spesso emergono situazioni surreali.

Non è soltanto grave che Seta, visto il controllo del 40% del patrimonio di Holacheck, affermi di non conoscere le lavoratrici che hanno in carico i vari servizi dentro la propria azienda, quanto che questo episodio dimostri come le aziende che appaltano servizi, anche quando pubbliche, non lo fanno solo per scaricare costi, ma anche per tentare di deresponsabilizzarsi nei confronti di qualunque aspetto che riguardi la condizione delle persone che lavorano, a tal punto che, senza una richiesta diretta del Sindaco, Seta non si era nemmeno interessata di sapere i nomi delle due lavoratrici aggredite.

Dichiarazione, quella di Seta, che Filcams e Fisascat stentano persino a ritenere credibile visti i rapporti tra le società. Richiamiamo Seta ad una assunzione di responsabilità netta rispetto alle condizioni di lavoro su tutti gli appalti in essere e chiederemo con un urgenza un tavolo ad Holacheck nel quale coinvolgere anche l’impresa committente e trovare soluzioni realmente condivise sui temi della sicurezza sul lavoro”.