«Accogliamo con favore l’impostazione innovativa del testo della legge e giudichiamo positive le misure fiscali a favore delle imprese montane gestite da giovani, ma questo non basta per garantire uno sviluppo equilibrato. Auspichiamo che questo sistema di incentivi possa, a breve, essere esteso a tutte le imprese di montagna».

Lapam Confartigianato commenta con queste parole l’approvazione da parte del Senato della legge nazionale sulla montagna, un provvedimento che contiene disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane e che l’associazione a livello nazionale ha seguito con attenzione, offrendo un contributo di proposte, in particolare per far inserire, tra i principi-guida, la valorizzazione degli ecosistemi. Per quanto la legge non introduca nuovi fondi rispetto a quanto già previsto dalla legge di bilancio 2023, il testo prevede l’adozione di 15 decreti attuativi, tra cui quello fondamentale per definire quali comuni saranno effettivamente considerati montani. La mancanza di questi decreti potrebbe rallentare l’applicazione concreta delle misure previste.

«Per noi – concludono dall’associazione – il tema della montana è strategico. Da anni ribadiamo come sia necessario investire con decisione in questi territori con un piano di rilancio che includa incentivare l’imprenditorialità giovanile e femminile, valorizzare le specificità locali e potenziare i servizi che rendono attrattivo vivere e lavorare in montagna. L’obiettivo è salvaguardare un patrimonio di competenze, identità e coesione sociale fondamentale per il futuro del territorio. Come associazione continueremo a verificare i decreti attuativi che risultano fondamentali, perché per garantire un futuro a queste aree bisogna favorire residenzialità e natalità e questo è possibile solo mantenendo in vita servizi e imprese».