Ricordare, uno per uno, i bambini uccisi nel conflitto. Cercando, al tempo stesso, di salvarne il più possibile, attraverso il lavoro di chi coraggiosamente continua a prestare cure e assistenza sul fronte più caldo. È il doppio obiettivo della raccolta fondi in favore della clinica di EMERGENCY a Gaza lanciata dalla sanità bolognese e sostenuta anche dal Comune di Bologna e dalla Regione Emilia-Romagna.

Sui canali istituzionali (siti web e social) dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola e dell’Azienda USL di Bologna sono infatti già disponibili tutte le informazioni per sostenere il team dell’associazione che da oltre un anno opera nel governatorato di Khan Yunis. In particolare, è possibile scegliere di effettuare una donazione in ricordo di una delle vittime più piccole: sui siti delle due aziende sanitarie è disponibile l’elenco dei nomi di 12mila bambini uccisi a Gaza e in Israele da ottobre 2023 a luglio 2025. Un elenco lungo e straziante, che il Cardinale Matteo Maria Zuppi ha voluto leggere nome per nome in una lunga maratona andata in scena il mese scorso in un luogo pieno di significato: il sacrario di Monte Sole di Marzabotto.

La campagna di raccolta fondi, intitolata “Non uno di più”, nasce infatti nel segno di quell’iniziativa. “Siamo ormai tristemente abituati ad ascoltare continui aggiornamenti del conteggio delle vittime, ma non dobbiamo dimenticarci che dietro ogni numero c’era un bambino e una storia– commenta il Direttore Generale dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola, Chiara Gibertoni – Come sanitari non possiamo restare a guardare: la cura è il nostro modo di dire basta. Tanto più che, come bolognesi, abbiamo la fortuna di poter sostenere la testimonianza e l’impegno di un dottore eccezionale”.

Il riferimento è a Giorgio Monti, volto storico del Pronto Soccorso del Policlinico di Sant’Orsola, dove lavora da oltre 26 anni. Già protagonista di diverse missioni in Iraq, Sudan e Centro Africa, da un anno a questa parte Monti opera a Gaza nel ruolo di coordinatore medico della clinica di EMERGENCY. “Da quando siamo arrivati nella Striscia abbiamo assistito oltre novemila pazienti. E abbiamo potuto constatare l’aggravarsi della situazione umanitaria giorno dopo giorno”.

La campagna è aperta a tutti i cittadini, le associazioni, le aziende e gli enti istituzionali che intendono aderire.

La clinica di EMERGENCY a Gaza. Aperta nel 2024, la struttura costruita dal team di EMERGENCY nell’area di al-Qarara (cittadina situata nel governatorato di Khan Yunis) offre primo soccorso, stabilizzazione di emergenze medico-chirurgiche e trasferimento presso strutture ospedaliere, assistenza di base per adulti e bambini, attività ambulatoriali di salute riproduttiva e follow up infermieristico post-operatorio.

La clinica dispone di una sala d’attesa esterna, un triage, un pronto soccorso con sala di osservazione, una sala per le medicazioni, quattro ambulatori medici, un ambulatorio ginecologico, una stanza per le vaccinazioni, un dispensario per le medicine, uffici per medico e logistica, una sala mensa e un magazzino.

Nella clinica il personale di EMERGENCY visita in media 241 persone al giorno, ma non è affatto raro superare i 300 accessi giornalieri. Circa un terzo delle visite riguarda persone minorenni.

Come donare
Le donazioni possono essere effettuate sulla piattaforma di fundraising di EMERGENCY ( https://insieme.EMERGENCY.it/fundraisers/nonunodipiu ).

Il link e le informazioni della raccolta fondi sono disponibili sul sito dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola (www.aosp.bo.it) e dell’Azienda USL di Bologna (https://www.ausl.bologna.it/) e a questi indirizzi https://www.aosp.bo.it/it/content/non-uno-di-pi%C3%B9

https://www.ausl.bologna.it/seztemi/emergency/non-uno-di-piu