L’obiettivo prioritario delle aziende sanitarie modenesi è garantire, e comunicare, la sicurezza dell’assistenza dei cittadini dei territori della montagna: nella Conferenza territoriale sociale e sanitaria della Provincia di Modena che si è tenuta ieri è stato rilanciato il cosiddetto “Progetto montagna” con la proposta di istituire una Commissione permanente dedicata a esplorare tutte le possibilità per migliorare l’assistenza sanitaria in quei territori e di dedicarvi una seduta entro fine anno.
Il Progetto “Salute della montagna modenese” è stato presentato lo scorso 5 settembre ai 18 Sindaci della montagna modenese, ed è ora in corso di valutazione al fine di integrare le loro considerazioni e riflessioni, così da avere la piena operatività sui territori entro la fine dell’anno. Tale percorso potrebbe diventare, in sinergia con l’Assessorato alla Montagna e alle Aree Interne regionale, un modello emiliano-romagnolo e laboratorio di riferimento regionale per i progetti di sviluppo e di tutela dei territori delle aree interne montane.
L’idea di una Commissione dedicata consentirà inoltre di analizzare nel dettaglio le risposte assistenziali da prevedere in quei territori. Tra essi il rafforzamento della rete territoriale, telemedicina e virtual hospital e un approccio attento alla prospettiva one health, ma anche un Percorso di risposta clinica avanzata, sulla scorta delle migliori conoscenze scientifiche, che espanda, rispetto a quanto è già in essere, la funzione di consulenza specialistica medica, interconnessa e integrata, tra il Sistema 118 e la rete ospedaliera. Il modello di riferimento è quello dell’Ospedale Polispecialistico Link, già in sperimentazione in altri territori, una proposta integrativa alla dotazione di mezzi già presenti sull’area che rimane confermata.
Questo consentirà di fornire ai mezzi di soccorso avanzati presenti in primis sul territorio montano un ulteriore supporto specialistico nella gestione delle emergenze ad alta complessità, sia attraverso il contatto telefonico che con l’utilizzo di strumenti di teleconsulto o trasmissione immagini. Ciò al fine di anticipare ulteriormente informazioni utili all’inquadramento del paziente alla fase ospedaliera e di migliorare la tempestività e appropriatezza degli interventi terapeutici e assistenziali.
Il progetto prevede l’apertura al confronto anche con tutti i portatori di interesse del territorio, i sindacati confederali e i cittadini.
Da sottolineare infine l’importanza della sinergia con le associazioni di volontariato per garantire la rete dell’emergenza-urgenza, con cui si lavorerà su modelli innovativi della rete per garantire il più alto livello di risposta possibile ai cittadini.