Un mozzicone di sigaretta trovato all’interno di un’auto rubata ha permesso ai Carabinieri di San Polo d’Enza di risalire ad un uomo ritenuto presunto responsabile di una serie di furti in abitazione commessi nella provincia di Reggio Emilia nel settembre 2018. L’uomo, si sarebbe introdotto in più abitazioni private, asportando denaro contante, oggetti di uso quotidiano e anche un’autovettura. Il danno complessivo stimato ammonta a circa 3.000 euro.

Le denunce presentate dalle vittime avevano dato avvio a un’articolata attività d’indagine svolta dai carabinieri, che supportata da riscontri oggettivi permetteva di ricostruire il modus operandi del presunto autore, e quindi di risalire alla sua identificazione. Per questi motivi con l’accusa di furto continuato in abitazione i Carabinieri della stazione di San Polo d’Enza hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia, un uomo di 34 anni, di origini albanesi, residente in provincia di Pavia.

I fatti risalgono al mese di settembre 2018, quando, a seguito delle denunce presentate da nove vittime di furti in abitazione avvenuti nel comune di Canossa, i Carabinieri di San Polo d’Enza hanno avviato le indagini. Durante i furti sono stati asportati oltre denaro, telefoni cellulari, oggetti vari di uso quotidiano, monili in oro e in un caso un’autovettura. Gli accertamenti, supportati dalla consultazione dei sistemi di rilevamento del traffico e dalla localizzazione GPS dei veicoli, avrebbero consentito di ricostruire la possibile via di fuga dei presunti responsabili, fino al recupero dell’autovettura rubata per i successivi accertamenti tecnici. Dalle indagini emergeva inoltre, che i presunti autori avrebbero commesso altri furti in abitazione avvenuti nella stessa notte nei comuni limitrofi di Quattro Castella e San Polo d’Enza, in base al modus operandi e alla coincidenza temporale. I carabinieri di San Polo d’Enza acquisivano le immagini dai sistemi di videosorveglianza, posti presso i varchi cittadini che permettevano di acquisire elementi utili all’identificazione del presunto responsabile. Inoltre, dall’interno del veicolo rubato, veniva repertato un mozzicone di sigaretta ed altro materiale biologico, successivamente analizzato dal RIS di Parma, dai quali sarebbe stato possibile ottenere un profilo genetico compatibile con uno l’odierno indagato su cui i carabinieri di San Polo d’Enza avevano indirizzato le attenzioni investigative.

Attraverso l’incrocio di tutti gli elementi, i militari sampolesi acquisivano a carico del 34enne elementi di presunta responsabilità, motivo per cui veniva denunciato alla Procura reggiana. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire le valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.