Un successo travolgente, che ha superato ogni più rosea aspettativa. La prima edizione di “Parva Mundi”, la festa della Bassa emiliana che celebra il borgo di Brescello e i suoi personaggi più illustri, Don Camillo e Peppone, promossa dal Comune di Brescello, dalla Fondazione “Paese di Don Camillo e Peppone”, dall’associazione Daccapo aps, INCIA Brixellum e dalla Parrocchia di Brescello, a cura di Vitaliano Biondi – Arvales Fratres, si è appena conclusa con un bilancio estremamente positivo grazie a un’affluenza di oltre 5000 visitatori e turisti.

Una “puntata zero” che ha superato il “rodaggio” con la massima lode, confermando l’evento come una nuova e brillante vetrina per Brescello e l’intera Bassa.

Per concretizzare un evento come Parva Mundi – dichiara il Sindaco Carlo Fiumicino – ci vuole una grande squadra di realtà che affiancano l’Amministrazione Comunale nella fase preparatoria”.

Parva Mundi – prosegue il Sindaco Carlo Fiumicino – è stata una grande festa popolare grazie all’impegno di tutta la comunità: associazioni, parrocchia, scuole, commercianti ed aziende. Un paese coeso ed orgoglioso della propria storia culturale e cinematografica che si è mobilitato per realizzare un evento straordinario”.

Secondo il Sindaco, il segreto di questo successo è stata una “grande squadra” di realtà che hanno affiancato l’Amministrazione Comunale, rendendo l’evento una “grande festa popolare grazie all’impegno di tutta la comunità: associazioni, parrocchia, scuole, commercianti e aziende.”

Questo spirito di squadra è stato palpabile grazie all’impegno di 150 volontari, il vero motore pulsante della manifestazione che hanno lavorato instancabilmente in questi mesi e durante la tre giorni con il sindaco e Augusto Abbati, Presidente della Fondazione “Paese di Don Camillo e Peppone” per accogliere centinaia di visitatori provenienti da ogni angolo d’Italia.

E la loro fatica è stata premiata: in meno di tre giorni sono stati serviti 150 kg di tortelli e 100 kg di strozzapreti, preparati dall’Osteria Pepito Sbazzzeguti (anagramma di Giuseppe Bottazzi) e dall’Associazione Daccapo, insieme ai volontari di Protezione Civile, Avis e Incia. I sapori autentici della tradizione hanno conquistato tutti, tanto da registrare il tutto esaurito nei bar, ristoranti, hotel e B&B del paese.

Molto apprezzata anche la proposta di “Lieti Calici“, degustazioni, a cura di Matteo Garimberti in collaborazione con Incia Brixellum, che hanno saputo unire l’eccellenza dei vini di diverse regioni d’Italia con la musica e l’atmosfera suggestiva del borgo.

Il primo cittadino di Brescello conclude: “Parva Mundi ha portato nel nostro paese un evento di carattere nazionale. È stata una nuova occasione di visibilità, di valorizzazione e di promozione per Brescello e l’intero territorio attraverso la cultura, il cinema, le tradizioni, ed i prodotti tipici”.

Parva Mundi per tre giorni ha saputo fondere storia, cultura, gastronomia e spettacolo, celebrando la Bassa del Po in ogni sua sfumatura. I visitatori hanno potuto immergersi nell’atmosfera magica del “Paese di Don Camillo e Peppone”, rivivendo le scene dei film che hanno reso Brescello celebre in tutto il mondo. Le bancarelle di artigianato e i mercati di eccellenze locali poi hanno raccontato storie di mani sapienti e sapori unici, mentre le dimostrazioni di antichi mestieri hanno riportato alla luce un passato fatto di fatica e maestria.

Il cuore della festa è stato un ricco programma di eventi che ha saputo accontentare ogni tipo di pubblico. Particolarmente apprezzata, in linea con l’eredità guareschiana, la rievocazione storica della Mistica Processione sul Grande Fiume Po, un momento di profonda spiritualità e suggestione. Di grande impatto anche la rappresentazione delle elezioni del 1946 di Peppone, interpretato dall’attore Fabrizio Careddu, un tuffo nel passato che ha ricreato l’incandescente clima politico dell’epoca con un corteo vibrante e partecipato.

Tra i tanti appuntamenti, condotti dal curatore e da Alessandra Bertelli, una segnalazione speciale merita l’incontro con il celebre scrittore Ermanno Cavazzoni, che ha affascinato il pubblico con la sua profonda ironia, e i numerosi concerti che hanno animato ogni angolo del borgo, dal D’Esperanto Trio al clarinettista Davide Braco e al fisarmonicista Igor Pojidaev. Le seducenti note della milonga di Barrio de Tango hanno fatto sognare gli amanti del ballo. Le visite guidate ai musei e al percorso cinematografico sono state letteralmente prese d’assalto, a riprova del fascino intramontabile di Brescello.

Per i bambini infine il Parco Guareschi si è trasformato in un regno incantato, con attività creative a cura di Wood Game, gli asini di Massimo Montanari e le galline da ornamento di Gianni Garuti, esposizioni di rapaci a cura di Davide Mori – Mulino dei Gufi, e l’entusiasmante laboratorio di pigiatura dell’uva.