Il 30 settembre scorso, la Squadra Mobile – II sezione Criminalità Straniera di Bologna, ha tratto in arresto un cittadino nigeriano classe ‘85 considerato il punto di riferimento dello spaccio nel quartiere Bolognina.
L’uomo è stato individuato a seguito di numerosi servizi di appostamento e di osservazione nel quartiere Bolognina, in particolare nelle vie Dall’Arca, Di Vincenzo, Albani e Tibaldi, e in data 30 settembre è stato arrestato nel sottopasso pedonale sito all’interno del parco Villa Angeletti sotto a Via De’ Carracci. Quella sera, gli Agenti in borghese hanno assistito a due cessioni di cocaina in via Gorizia, una laterale di via Marzabotto, ed in via De’ Carracci. All’atto del controllo, l’arrestato tentava di deglutire le dosi già confezionate che custodiva in bocca ma veniva tempestivamente fermato dagli operatori di Polizia che pertanto recuperavano 8 dosi di cocaina e 770 euro in contanti posti sotto sequestro.
La attività di osservazione e la ricostruzione “storica” dell’attività di traffico di sostanza stupefacente consentiva di documentare, in via indiziaria, come l’arrestato fosse un punto di riferimento nello spaccio al minuto del quartiere di cocaina, crack ed eroina. Nello specifico si parla di numerosissime cessioni di diverse tipologie di sostanza stupefacente, soprattutto nella fascia serale.
Negli ultimi tre anni, sono state circa tremila le cessioni contestate all’arrestato che utilizzava un meccanismo rodato per frazionare l’attività: si muoveva per il quartiere trasportando in bocca le dosi già confezionate per le cessioni immediate, in modo da poterle deglutire, in caso di controllo, e, comunque, per avere con sé un quantitativo apparentemente modico di stupefacente.
Le immediate indagini svolte sui poi consumatori consentivano di identificare sei assuntori, tutti italiani, da 61 anni a 40 anni, di cui quattro residenti in Bolognina e gli altri due in altri quartieri della città.
L’arrestato, già noto agli Uffici della Squadra Mobile di Bologna perché arrestato nel mese di giugno 2025, si muoveva nel seguente modo:
– di mattino nella zona adiacente all’Ospedale Maggiore, in particolare nei pressi di un distributore di benzina sito su via Emilia e all’interno di un androne condominiale di un palazzo di via Marzabotto;
– di pomeriggio, nel parco di Villa Angeletti, sul corsello pedonale adiacente al fiume che scorre sotto via De’ Carracci, luogo strategico che permetteva di sfruttare diverse vie di fuga, mentre i “clienti” parcheggiavano proprio su via De’ Carracci e scendevano le scale a ridosso del ponte;
– di sera tra Via Albani e via Nicolo’ Dall’Arca ove si tratteneva fino a notte inoltrata.
Sulla scorta di quanto ricostruito l’Autorità Giudiziaria disponeva che l’arrestato fosse tradotto alla Casa Circondariale di Bologna. All’esito dell’udienza di convalida il GIP accoglieva la richiesta formulata dalla Procura della Repubblica e, dopo avere qualificato la condotta nel reato di cui all’art. 73 comma 1 (T.U. stupefacenti), disponeva per l’arrestato la misura cella custodia in carcere.