Sono partiti questa mattina i lavori per la realizzazione della nuova sede della Polizia locale di Reggio Emilia. Nei prossimi giorni gli operai della ditta Eatec – vincitrice dell’appalto – e delle altre ditte incaricate, procederanno alla pulizia, potatura e abbattimento delle piante situate nel giardino esterno dell’Enocianina Fornaciari e poi con la rimozione e smaltimento dei rifiuti liquidi e solidi presenti all’interno e con la bonifica dell’area; il passo successivo sarà la demolizione dei fabbricati esistenti, propedeutica alla costruzione del nuovo stabile.

Il termine per gli interventi e la consegna della nuova sede è previsto entro l’autunno 2027.

L’investimento previsto è di circa 7.800.000 euro, con un cofinanziamento di 1,5 milioni della Regione Emilia-Romagna e i restanti 6,3 di risorse comunali, di cui 800 mila euro aggiunti con l’ultima variazione di Bilancio di luglio 2025.

“Quello che parte oggi è un cantiere estremamente importante per tutto il quartiere stazione – commenta il sindaco Marco Massari – La sede della Polizia Locale rappresenterà infatti un presidio permanente in un quadrante delicato della città, utile in termini di sicurezza e convivenza pacifica. Non ci illudiamo che sarà risolutivo di problemi complessi ma riteniamo sia un segnale concreto e significativo che si aggiunge a molti interventi, urbanistici, di cura degli spazi pubblici e sociosanitari che stiamo mettendo in atto in zona”.

“Con l’avvio dei lavori – dice il vicesindaco con delega ai Lavori pubblici Lanfranco De Franco – diventa sempre più concreta la realizzazione di quello che si configura come un intervento strategico per la sicurezza della stazione e del centro, nonostante le difficoltà dovute alle vertenze legali e agli aumenti di costi intervenuti tra la redazione del progetto e la fase esecutiva. Si tratta di un progetto che dialoga con il quartiere e che darà alla Polizia locale una nuova sede più funzionale e moderna, contribuendo a una significativa rigenerazione urbana dell’area grazie alla radicale trasformazione di quello che a oggi è un edificio fatiscente che diventerà un servizio utile a tutta la collettività. La speranza è che questo progetto sia da stimolo ad intervenire anche per altri proprietari di immobili del quartiere che versano nelle medesime condizioni”.

CARATTERISTICHE EDILIZIE – La localizzazione e realizzazione della nuova sede della Polizia locale di Reggio Emilia in viale IV Novembre persegue al contempo diversi obiettivi. Da un lato di tipo funzionale, poiché si dota la Polizia locale di una sede adeguata, facilmente raggiungibile, chiaramente identificabile e percepibile dai cittadini, anche sul piano visivo, dall’altro si ottiene una maggiore efficacia sul piano del presidio del territorio e della sicurezza, in considerazione del suo inserimento nel tessuto urbano del quartiere della stazione, tra centro storico e prima cintura della città consolidata.

L’intervento si configura inoltre come un’importante azione di rigenerazione urbana, particolarmente attenta alla qualità architettonica e al suo inserimento nel contesto urbano, in modo che possa fare da ‘volano’ ad altri interventi, in particolare privati, per una riqualificazione diffusa dei beni immobili presenti nel quartiere, analogamente a quanto avvenuto in altre zone della città.

Il progetto, realizzato dallo studio di Architettura Manfredini e Main Engineering, prevede la realizzazione di un nuovo edificio di complessivi 4.160 metri quadrati, con tre piani fuori terra destinati agli uffici della Polizia locale e un piano interrato destinato ad autorimessa per i mezzi di servizio, a spazi di supporto, spogliatoi e locali impiantistici.

Il nuovo stabile sarà caratterizzato da importanti innovazioni in tema di sostenibilità ambientale, flessibilità degli spazi e riqualificazione urbana fra cui: la realizzazione di un tetto ‘verde’, cioè con giardino pensile; ulteriore sicurezza e flessibilità nell’organizzazione degli spazi interni (layout distributivo); relazioni più funzionali con il quartiere, con la previsione di una nuova piazza all’altezza dell’ingresso su viale IV Novembre.

Particolare attenzione sarà dedicata a misure che intervengano sulla qualità del microclima e sulla mitigazione delle isole di calore e regimazione delle acque attraverso l’utilizzo di colori chiari nella pavimentazione e, come detto, con la realizzazione di un giardino pensile in copertura. La nuova struttura sarà inoltre sostenibile dal punto di vista energetico: sono infatti previsti consumi vicini allo zero grazie a un involucro edilizio ed impianti altamente efficienti, oltre all’installazione di un impianto fotovoltaico in copertura di potenza pari a 20 kWp.

Elevata sarà inoltre la flessibilità interna, intesa come capacità degli spazi di adattarsi al mutare delle esigenze, oltre che delle stesse funzioni nel tempo, ottenuta attraverso l’utilizzo di una ‘luce unica’ strutturale che garantisce l’assenza di elementi vincolanti all’interno degli ambienti che risultano così liberamente configurabili. Anche, l’utilizzo di partizioni interne leggere con tecnologia “a secco”, per semplificare eventuali riconfigurazioni e la modularità strutturale e l’impiantistica sviluppata unicamente sulle facciate consente una elevata flessibilità degli spazi di lavoro, con configurazione delle oltre 100 postazioni correttamente distanziate.

Altro tema affrontato dal progetto sono le relazioni con il quartiere, in termini di riconoscibilità delle funzioni e dei percorsi, grazie a:

  • valorizzazione del doppio accesso (viale IV Novembre e via Turri) che caratterizza l’area di progetto, differenziando i percorsi fra utenti e personale;
  • valorizzazione del ruolo dell’asse di viale IV Novembre, con restituzione all’uso pubblico dell’area di ingresso alla nuova sede, che viene configurata come piazza pedonale;
  • valorizzazione del parcheggio di piazzale Marconi: la collocazione della nuova sede permetterà di valorizzare il parcheggio interrato di piazzale Marconi, che verrà usato dall’utenza (con fruizione della franchigia già prevista per le soste brevi) e dal personale (con adeguamento e attribuzione esclusiva del terzo livello interrato, da tempo inutilizzato).

 

La vicenda amministrativa – L’approvazione del progetto esecutivo della nuova sede della Polizia locale risale al dicembre 2018: a seguire, si è proceduto con l’avvio dell’iter per entrare in possesso del terreno, di proprietà dell’Ex Enocianina Fornaciari e già proposto più volte alla vendita giudiziaria all’asta senza riscontrare l’interesse di eventuali investitori. Tra la fine del 2019 e il luglio 2022, la precedente proprietà dell’immobile, contraria all’esproprio dell’area e dei beni immobili insistenti sulla stessa, ha impugnato l’approvazione e l’adozione del Programma di riqualificazione urbana (Pru) del Comune, il progetto definitivo della nuova sede della Polizia locale e, per tre volte, il decreto di esproprio. Tutti i ricorsi sono stati respinti dal Consiglio di Stato o ne è stata dichiarata l’improcedibilità.

Risale all’ottobre 2022 l’entrata in possesso da parte del Comune di Reggio Emilia dell’area di viale 4 Novembre, un passaggio tecnico necessario per l’avvio dei lavori.

Il successivo bando di gara, nel luglio 2023, ha affidato i lavori alla Eatec srl. Contro l’affidamento, è stato avanzato un ricorso da parte della ditta Falco Group srl, seconda classificata nella gara d’appalto per chiedere in sostanza l’annullamento dell’aggiudicazione dei lavori e della mancata esclusione della controinteressata (Eatec) dalla gara di appalto. Nell’ottobre 2023 il contenzioso si è chiuso con una decisione del Tar dell’Emilia-Romagna, sezione di Parma, che ha accolto le tesi difensive del Comune di Reggio Emilia e della Eatec srl, in proprio e in qualità di capogruppo mandataria del Raggruppamento temporaneo di imprese con Azimut Lavori sas, aggiudicatario dei lavori per la realizzazione della nuova sede del Comando.