Nonostante il lungo Consiglio comunale aperto all’intervento dell’Ausl e dei cittadini, richiesto dal sindaco di Vignola, e nonostante le prese di posizione ufficiali come sindaci dell’Unione Terre di Castelli, le ultime questioni relative al nostro ospedale non sono chiare a tutti, anche perché c’è chi, in maniera evidente, ha interesse a rimescolare le carte in modo da far intendere cose che nella realtà non sono.

Innanzitutto l’Ausl ha assicurato che il Pronto soccorso dell’Ospedale di Vignola non chiude. È stato detto più volte sugli organi di stampa e chiaramente nel corso del Consiglio comunale aperto ai cittadini che, ricordiamo, è registrato e la registrazione vale come verbale. Pur consapevoli delle difficoltà economiche e di personale in cui versa la sanità, come amministratori abbiamo sempre avuto una posizione netta e, sia in Conferenza territoriale socio-sanitaria che negli altri tavoli, ci siamo battuti per ottenere impegni precisi. Chi oggi afferma che il Pronto soccorso di Vignola chiude, nega quanto già ottenuto e si assume la grande responsabilità di creare inutili preoccupazioni tra i cittadini. Di più, il Pronto soccorso di Vignola sarà potenziato con la presenza stabile di due medici, senza che uno di loro debba fermarsi ogni volta che c’è una richiesta per l’automedica. Chi è stato in fila al Pronto soccorso può testimoniare che, oggi, quando questo accade, si allungano i tempi d’attesa per i pazienti che sono già in fila, soprattutto coloro che hanno codici di minore gravità.

Quanto all’automedica, questa resterà per 24 ore sul nostro territorio, come ora. L’unica differenza, nei piani Ausl, è che nelle 12 ore notturne, dalle 20 alle 8, il punto di partenza sarà più baricentrico, a Pozza, con la possibilità di raggiungere un maggior numero di cittadini rimanendo entro i tempi previsti dai protocolli regionali. Quindi sarebbero previste 12 ore a Maranello (come ora) dalle 8 alle 20, 12 ore a Vignola dalle 8 alle 20 (come ora) e appunto 12 ore a Pozza (dalle 20 alle 8). Su questa proposta di organizzazione come sindaci abbiamo chiesto, in Conferenza territoriale socio-sanitaria, di sospendere l’approvazione per approfondimenti. La proposta iniziale dell’Ausl prevedeva lo spostamento completo dell’auto medica per 24 ore a Pozza e senza le 12 ore di Maranello. Era una proposta irricevibile. Quindi abbiamo fatto il nostro lavoro di amministratori: ci siamo confrontati con Ausl fino a chiedere in CTSS la sospensione del voto sull’argomento per avere ancora tempo per approfondire. E questo è ciò che stiamo facendo. Infatti abbiamo chiesto nuovi incontri, anche in Regione, per avere ulteriori conferme che il Pronto soccorso non chiuderà come già affermato dai tecnici e che quanto ottenuto sia recepito nei documenti ufficiali. Per la definitiva tranquillità di tutti, soprattutto dei cittadini e degli operatori sanitari.

Una questione così delicata, quella relativa alla nostra Sanità, sta diventando terreno di contesa e riposizionamenti pre-elettorali con partiti e formazioni politiche attivamente impegnati a diffondere DISINFORMAZIONE, agitare paure e piantare bandierine. L’onestà intellettuale è un bene sempre, in una materia così sensibile come quella sanitaria dovrebbe essere un obbligo morale che evidentemente non tutti sentono stringente.

(Unione Terre di Castelli)