La rianimazione cardiopolmonare prima dell’arrivo di un’ambulanza, aumenta di quasi tre volte la possibilità di sopravvivenza di una persona colpita da un arresto cardiaco. Affonda le radici in questa premessa la Settimana dedicata alla Rianimazione Cardiopolmonare ‘Viva’, che anche in provincia prevede diverse iniziative a partire da lunedì 13 ottobre, con il momento clou sabato 18 ottobre in piazza Matteotti a Modena dove andrà in scena – dalle 9 alle 18 – l’evento ‘Mani per la Vita’, quest’anno iniziativa di riferimento regionale IRC (Italian Resuscitation Council).

L’appuntamento, suddiviso in più postazioni, cercherà di rispondere ad alcune domande fondamentali come “Chi risponde alla chiamata di emergenza del 118 e 112?”, ‘Cosa fare se una persona si sente male?’, ‘Come e quando usare il defibrillatore?’. Protagonisti saranno gli operatori del Servizio Emergenza Territoriale 118 dell’Azienda USL di Modena e le organizzazioni di volontariato, che mostreranno ai cittadini in piazza Matteotti, anche tramite l’uso di visori speciali, come funziona la cosiddetta ‘catena della sopravvivenza, che racchiude tutte le procedure da compiere dalla persona che assiste ad un malore, compreso l’utilizzo del defibrillatore: la chiamata al 112/118, il massaggio cardiaco seguendo le indicazioni dell’operatore al telefono, l’utilizzo del defibrillatore fino all’arrivo del mezzo di soccorso, una vera ambulanza  presente all’evento solitamente usata anche per la formazione di alta qualità degli operatori. Presenti anche postazioni dedicate alle manovre di disostruzione pediatrica e rianimazione cardiopolmonare, anch’esse fondamentali per intervenire in modo tempestivo sui bambini.

Insieme agli operatori del 118, saranno presenti referenti della Pediatria di Comunità, della Promozione alla Salute più gli operatori volontari di Anpas, Croce Rossa, Amici del Cuore e Misericordia.

Per partecipare sarà sufficiente presentarsi in piazza Matteotti e farsi accompagnare dagli operatori che, come veri ciceroni, guideranno i cittadini tappa per tappa, ciascuna allestita nei minimi dettagli, per permettere di cogliere nei minimi dettagli tutta una serie di azioni che spesso risultano fondamentali per stabilizzare le condizioni di persone colpite da arresto cardiaco improvviso.

 

Il programma della settimana della Rianimazione Cardiopolmonare prevede altri appuntamenti di sensibilizzazione in tutta la provincia:

A Modena, lunedì 13 Ottobre, presso la sede della Croce Blu in via Giardini dalle 19.30 alle 23,  si terrà una serata dedicata ai genitori dove si parlerà della Disostruzione delle vie aeree pediatriche. L’appuntamento verrà riproposto alla stessa ora giovedì 16 ottobre.

A Castelfranco Emilia, martedì 14 ottobre, presso la scuola media ‘Marconi’ dalle 8 alle 12, si svolgerà il progetto ‘Sai salvare una vita’, ’in collaborazione con la Croce Blu Castelfranco – Nonantola. L’iniziativa verrà replicata venerdì 17 ottobre.

A Mirandola, martedì 14 ottobre, presso la sede della Croce Blu di Mirandola dalle 20.15, è in programma un incontro su BLSD e primo soccorso pediatrico. L’appuntamento verrà replicato giovedì 16 ottobre.

A Carpi, mercoledì 15 ottobre, presso il Tecnopolo Universitario di Unimore dalle 9 alle 13, le classi dell’Istituto Meucci parteciperanno al progetto ‘Sai salvare una vita’, organizzato dall’Ospedale di Carpi, Pediatria di Comunità, 118 insieme a Croce Rossa, Croce Blu e l’associazione Amici del Cuore.

A Nonantola, mercoledì 15 ottobre, presso la sala Sighinolfi dalle 20 alle 23, è previsto un incontro dedicato alle manovre di disostruzione pediatrica, in collaborazione con la Pediatrica di Comunità Castelfranco e la Croce Blu Castelfranco-Nonantola.

A Sassuolo, domenica 19 ottobre, in piazza Martiri Partigiani dalle 16 alle 19, Croce Rossa Italiana e Pas Sassuolo organizzano una dimostrazione rianimazione cardiopolmonare ed eventuale disostruzione pediatrica.

 

I DATI

Ogni anno, in Italia, oltre 60mila persone sono vittime di un arresto cardiaco: secondo i dati di 118 Regione Emilia-Romagna, intervenendo rapidamente con la rianimazione cardiopolmonare e la defibrillazione molte persone potrebbero essere salvate, defibrillare entro 3-5 minuti dall’inizio dell’arresto cardiaco può portare la sopravvivenza fino al 50-70% dei casi.

In provincia di Modena sono attualmente presenti oltre 1.400 defibrillatori semiautomatici esterni (DAE) censiti nel Registro tenuto dal Servizio Emergenza Territoriale 118 di Modena: ogni defibrillatore, che sia per uso privato o in ambienti pubblici, deve essere regolarmente registrato. A questi si aggiungeranno nei prossimi mesi altri 150 defibrillatori forniti dalla Regione Emilia-Romagna. Questo registro è da diversi anni fulcro centrale dell’app DAE Responder, applicazione scaricabile su ogni smartphone da un cittadino maggiorenne, che, anche senza formazione, si sia reso disponibile ad intervenire mettendo in pratica le manovre salvavita (BLSD), a reperire ed utilizzare uno di questi defibrillatori in caso di arresto cardiaco nell’attesa dell’arrivo del 118.