È stata presentata questa mattina la donazione dell’apparecchiatura Erigo pro al reparto di Neuroriabilitazione dell’Ospedale di Correggio da parte di Sa.Re – Associazione per la sanità reggiana – resa possibile grazie alla generosità della famiglia Ferrari G. in ricordo delle congiunte Lidosca e Ilca.

Erigo è un tavolo robotizzato che accompagna la verticalizzazione dei pazienti allettati.

Il suo impiego sarà fondamentale nel velocizzare il percorso di riabilitazione intensiva delle gravi cerebrolesioni acquisite a seguito di traumi.

Il recupero precoce della posizione eretta è fondamentale, infatti, per la riduzione delle complicanze organiche e per la stimolazione della plasticità cerebrale, aiutata anche dall’interazione con l’ambiente circostante e con gli altri pazienti.

Un ruolo chiave è dato dal movimento robotizzato degli arti inferiori offerto da Erigo pro tramite meccanismi controllati elettronicamente. Questo riduce il rischio di andare incontro ai problemi tipici del passaggio dalla posizione sdraiata a quella in piedi, situazione che tende a rallentare la riabilitazione dei pazienti rimasti allettati per lungo tempo.

Erigo pro dispone, inoltre, della possibilità di stimolazione elettrica funzionale (FES) integrata, utilizzabile per potenziare gli effetti del training di verticalizzazione.

SA-RE – Associazione per la sanità reggiana – è nata alla fine del 2024 con lo scopo di affiancare ed aiutare il sistema sanitario locale e supportare gli operatori sanitari del sistema ospedaliero reggiano. Come spiega il Presidente Claudio Pedrazzoli “A differenza di altre associazioni non abbiamo reparti ospedalieri di riferimento o altri gruppi di pazienti o ex pazienti legati tra loro per patologia. Questo ci permette spesso di poter soddisfare le richieste dei vari operatori a 360 gradi (ecografi per l’ospedale Santa Maria Nuova e per le case della comunità in Appennino come anche uno stage di un oculista in India per lo studio delle uveiti oculari). Questa gestione dei fondi ci ha permesso grazie all’importante donazione della famiglia Ferrari di esaudire la richiesta del Centro di Riabilitazione di Correggio, vero fiore all’occhiello della nostra sanità per l’altissima competenza professionalità e umanità della sua equipe”.

Un ringraziamento sentito è stato espresso ai donatori dal Direttore del Dipartimento Neuromotorio e Riabilitativo Mirco Lusuardi “La sensibilità nei confronti della sanità pubblica da parte delle associazioni locali e di Sa.Re. in particolare è un prezioso sostegno all’innovazione tecnologica indispensabile a garantire ai nostri cittadini le cure più avanzate. Per noi operatori sanitari avvertire attenzione e vicinanza da parte delle associazioni è motivo di orgoglio e di grande stimolo ad affrontare le sfide quotidiane di una sanità in profondo cambiamento”.

“Ancora una volta diciamo grazie a Sa-RE e alla famiglia Ferrari, entrambi non sono nuovi a donazioni generose e particolarmente appropriate nei contenuti e nei tempi. Il reparto di Neuroriabilitazione di Correggio merita, poi, particolare riguardo per le sfide terapeutiche che affronta ogni giorno e spesso per lunghi mesi prima di vedere i risultati attesi o soltanto sperati su ciascun paziente” ha commentato il Direttore generale Davide Fornaciari.

Il Sindaco Fabio Testi ha così commentato:” Gesti come questo aiutano non solo in maniera concreta i pazienti che possono utilizzare l’ausilio donato, ma tutta la comunità: un esempio di generosità che può essere da stimolo per tutti a fare del proprio meglio, secondo le possibilità ed in ambiti diversi, per dare un contributo al benessere di tutta la città di Correggio”.

 

La Struttura di Riabilitazione intensiva dell’Ospedale San Sebastiano di Correggio

Riferimento regionale della rete Gracer – Gravi cerebrolesioni acquisite Emilia Romagna – il reparto è dotato di 30 posti letto dedicati alla Riabilitazione neurologica. Di questi, 20 letti sono destinati a pazienti che a causa della gravità della cerebrolesione hanno affrontato il coma e presentano un disturbo dello stato di coscienza.

Nel 2024 il reparto ha ospitato 120 pazienti con cerebrolesione acquisita, 80 dei quali in condizioni particolarmente gravi, provenienti per lo più da Reggio Emila, Modena e Parma.

I pazienti che afferiscono al servizio provengono dalle Terapie Intensive ospedaliere e dalle Neurochirurgie e si trovano in una fase molto precoce dalla lesione cerebrale, con grande complessità medica, assistenziale e riabilitativa, quasi sempre portatori di presidi come cannula tracheostomica, accessi venosi centrali, sonde per la nutrizione enterale e catetere vescicale.

A garantire la dovuta tempestività di presa in carico e gli adeguati livelli di cura è l’equipe multi e interdisciplinare formata da oltre 50 operatori, in particolare: 8 medici tra fisiatri e neurologi, una psicologa, un’assistente sociale, 17 infermieri specializzati, 9 Operatori socio sanitari, 13 fisioterapisti, 5 logopediste e 2 terapisti occupazionali.