
Si è svolta oggi a Concordia, in via della Croce Rossa Italiana, la cerimonia di inaugurazione delle microresidenze “La Libellula”, una nuova struttura residenziale destinata a persone con disabilità. Il progetto rappresenta un traguardo importante per ASP Area Nord e per i Comuni soci, incarnando un modello di vita che promuove autonomia, relazioni e solidarietà.
“La Libellula” segna un nuovo passo nel percorso di “CasaInsieme”, l’iniziativa di ASP che sperimenta forme innovative di cohousing sociale nei Comuni dell’Area Nord. La struttura di Concordia è l’ottava realizzata nella Bassa modenese e la prima costruita in muratura, completamente antisismica ed ecosostenibile, ispirata ai più avanzati modelli europei di convivenza assistita e inclusiva. Il progetto “CasaInsieme” si completa con la nona struttura che sarà realizzata a San Possidonio, e che si distingue da tutte le altre trattandosi di appartamenti indipendenti nati dalla ristrutturazione dell’ex municipio a cura del Comune di San Possidonio.
Il complesso è composto da quattro alloggi indipendenti dotati di ingresso e servizi autonomi, collegati tra loro da spazi condivisi per attività e momenti di socialità. Può accogliere da 4 a 8 persone con disabilità con il supporto di educatori professionali. Gli spazi condivisi favoriscono socialità e momenti di vita comunitaria, mentre la presenza costante della rete dei servizi territoriali, e se necessario dell’assistenza domiciliare, assicura un contesto familiare, monitorato e protetto.
Il costo complessivo dell’opera è di 1.010.000 euro, finanziati oltre che dai comuni soci anche da donazioni effettuate in occasione del sisma del 2012.
Perché “La Libellula”? La libellula è simbolo di cambiamento: prima di diventare adulta, attraversa numerose trasformazioni. Il nome scelto vuole rappresentare questo percorso di crescita e rinnovamento, che riguarda le persone e i servizi ad essi rivolti.
Stefano Paltrinieri, presidente di ASP Area Nord, ha dichiarato:
«L’inaugurazione di La Libellula completa un percorso iniziato anni fa con i Comuni soci, finalizzato a progettare servizi di residenzialità leggera che rispondano alle nuove esigenze dei cittadini. È un’opera che, rivolta alla disabilità, si propone di offrire spazi aperti e modulabili, favorendo autodeterminazione e indipendenza, anche grazie al supporto di altri servizi come l’educativa domiciliare.»
Isabella Conti, assessora regionale al Welfare e Terzo Settore, ha sottolineato:
«Le comunità sono i luoghi in cui coltivare condivisione, sostegno reciproco e crescita. Questa microresidenza, che porta nel nome un simbolo del cambiamento, ne è un esempio concreto, per come è stata pensata e realizzata e per il modello di vita che propone. Gli alloggi che inauguriamo rappresentano un passo importante, infatti, verso una comunità più inclusiva e attenta ai bisogni di tutte e tutti, a partire dai più fragili. Parliamo di spazi belli e accoglienti in cui abitare, ma anche dove poter coltivare relazioni e promuovere l’autonomia. Non solo, perché ‘La libellula’ è anche frutto di una solidarietà ben radicata nel territorio: le donazioni raccolte per il terremoto del 2012 hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto. Una solidarietà che si rinnova e che fa crescere tutta la comunità.»
Marika Menozzi, sindaca di Concordia sulla Secchia, ha evidenziato:
«Con l’apertura di La Libellula, Concordia conferma la propria attenzione verso l’inclusione e il diritto di ogni persona a vivere con dignità nella propria comunità. Questa struttura è un esempio virtuoso di collaborazione e dimostra come, insieme, si possano costruire luoghi che uniscono indipendenza, sostegno e comunità. Desidero ringraziare il presidente Stefano Paltrinieri, la direttrice Roberta Gatti e tutto il personale di ASP per la dedizione e la sensibilità con cui hanno realizzato questo progetto.»
Paola Giubertoni, assessora alle Politiche sociali, ha sottolineato:
«Il nome La Libellula racchiude pienamente il senso di questo progetto: la libellula vola mantenendo le ali in equilibrio orizzontale, e questa casa sarà un luogo dove le persone con disabilità potranno sperimentare la libertà del volo, la bellezza del cambiamento e la gioia dell’autodeterminazione. Come comunità, le accompagneremo in questo percorso, condividendo con loro la gioia del viaggio, perché la vulnerabilità è una risorsa che ci insegna a guardare il mondo con occhi nuovi.
Il grado di civiltà di una comunità si misura dalla cura che sa rivolgere ai più fragili: La Libellula ne è un segno concreto e profondo.»




