Legambiente interviene nella discussione innescata dalla notizia del prossimo avvio di un massiccio intervento di deforestazione lungo l’asta del fiume Secchia con una lettera al Consiglio di Amministrazione di Autostrada del Brennero S.p.A. e a Presidenti di Provincia e Sindaci degli enti locali soci.
“Abbiamo chiesto un chiarimento sulle prospettive dell’intervento, che ad oggi appare immotivato alla luce del prolungato stallo sull’avvio dei cantieri della bretella autostradale Campogalliano-Sassuolo”, dichiarano Stefano Ciafani, presidente di Legambiente e Davide Ferraresi, presidente di Legambiente Emilia-Romagna, sottoscrittori della lettera insieme ai presidenti di Legambiente Lombardia, Legambiente Trento e Legambiente Veneto.
“Le modalità di comunicazione al territorio di un intervento così massiccio, pur nella sua legittimità, appaiono fortemente inadeguate: le stesse Amministrazioni locali che amministrano il territorio impattato da questa operazione di deforestazione, a quanto sappiamo, sono state messe a conoscenza a decisione assunta, senza un’adeguata informazione e lasciando all’oscuro anche i residenti delle aree contermini.”
“Tenuto conto delle tempistiche ormai lunghissime con le quali si stanno mettendo in moto i primissimi interventi collegati all’infrastruttura autostradale, e considerate anche le criticità connesse al bando per la riassegnazione della concessione dell’A22, crediamo sia opportuno un confronto di merito sulle traiettorie che la società, a maggioranza pubblica, sta perseguendo”, proseguono. “Non ci sfugge una significativa divaricazione tra gli interventi realizzati nel segmento settentrionale del corridoio del Brennero, votati a un progressivo passaggio delle merci su ferrovia, anche alla luce delle istanze promosse oltreconfine, e quelli che vengono tuttora sostenuti nell’estremità meridionale, dove la società continua a sostenere la necessità di realizzare nuove autostrade.”
“Crediamo necessaria, a questo punto, una seria valutazione di merito per garantire a tutti i territori di poter beneficiare dei rilevanti investimenti che si stanno realizzando sul potenziamento delle infrastrutture ferroviarie dirette verso il Centro Europa”.
 




