Sembra facile da conferire, eppure è tra i rifiuti più insidiosi, tanto che la sua percentuale di riciclo è storicamente la più bassa in assoluto: si tratta della plastica, uno dei materiali più inquinanti ma purtroppo fanalino di coda per quanto riguarda la qualità nella raccolta differenziata. Per questa ragione, Hera ha deciso di avviare, da lunedì 3 novembre e per alcune settimane, una campagna di comunicazione per migliorare la qualità della plastica partendo da dodici Stazioni ecologiche selezionate tra Modena e provincia, con l’obiettivo di ricordare ai cittadini le modalità corrette per raccogliere questo rifiuto.

“Trova l’intruso nella plastica” è l’invito che i cittadini leggeranno sui totem installati all’ingresso di alcune Stazioni ecologiche modenesi e sui volantini distribuiti agli utenti dei centri di raccolta e in tutti gli Sportelli Clienti Hera, con l’obiettivo di risolvere i dubbi attraverso informazioni utili sui materiali che vanno nella plastica. Le Stazioni ecologiche coinvolte si trovano a Modena (Archimede, Calamita e Magnete), Fiorano (Ecoisola e Riciclandia), Sassuolo (Arcobaleno), Formigine (Boomerang e Crisalide), Maranello, Pavullo, San Cesario sul Panaro (La Graziosa), Vignola (Ecopolis).

La raccolta differenziata nel modenese è in crescita costante e registra ottime percentuali in tutto il territorio gestito da Hera, con una media di circa l’82% nei 32 comuni serviti. Ma serve un’operazione qualità: divulgare sempre di più le informazioni corrette e incrementare i controlli dei rifiuti conferiti dai cittadini, a cominciare dalle Stazioni ecologiche nelle quali c’è un contatto diretto tra utenti e operatori che possono così dare una mano al cittadino a comprendere i possibili errori. Ma perché è così difficile conferire bene la plastica? Perché ci sono molti rifiuti che sono fatti di plastica ma non sono imballaggi, e dunque vanno gettati insieme ai rifiuti indifferenziati poiché non riciclabili e valorizzabili dal consorzio Corepla.

Il “semaforo verde” è per tutto ciò che è un imballaggio in plastica: per esempio contenitori in plastica per alimenti come uova, gelato, yogurt, formaggi, etc; oppure bottiglie vuote, bicchieri e piatti di plastica, barattoli, buste, flaconi, polistirolo da imballaggio. Se invece il rifiuto in plastica non è un imballaggio, è un intruso: per esempio i giocattoli di qualsiasi genere, bacinelle, materiali in gomma, posate di plastica usa e getta, cover dei cellulari, cartelline portadocumenti, imballaggi costituiti da materiali accoppiati (come carta e plastica termosaldate). L’invito ai cittadini è anche di scegliere sacchi trasparenti quando portano la plastica alle Stazioni ecologiche, in modo che gli operatori possano verificare la correttezza del contenuto.

E nei centri commerciali lo stand “Non riciclare scuse”

Sempre dal 3 novembre, in cinque grandi centri commerciali della provincia, parte invece la campagna “Non riciclare scuse”: Hera sarà presente con uno stand innovativo e interattivo, collocato proprio nei luoghi in cui le persone vanno a fare la spesa, ovvero dove inizia il processo di acquisto dell’imballaggio che poi dovrà essere conferito e raccolto. Il contatto diretto con le persone consentirà di attivare un dialogo, volto ad agevolare la comunicazione e lo scambio di informazioni, mentre saranno proposti giochi per tutta la famiglia tra cui gli “Ecogames”, i quiz realizzati da Hera per coinvolgere e informare sulle corrette modalità di raccolta differenziata. L’elenco dei centri commerciali e le date dell’iniziativa sono consultabili su “Non riciclare scuse” arriva nei grandi centri commerciali – Gruppo Hera .

Si ricorda infine che in caso di dubbi sul corretto conferimento dei rifiuti è disponibile l’app Il Rifiutologo dove sono riportate informazioni dettagliate sulla gestione di ogni materiale.