Si conclude sabato 8 novembre, alle ore 17.30, nella cornice del Castello di Spezzano a Fiorano Modenese, la rassegna “Trame Estensi”, rassegna che ha accompagnato il pubblico in un affascinante viaggio nella storia della dinastia estense tra Fiorano e Maranello, alla scoperta dei legami profondi fra gli Este e il territorio modenese.

L’iniziativa è promossa con il patrocinio dei Comuni di Fiorano Modenese e Maranello e curata da Alessandra Borghi e Laura Corallo.

Protagonista dell’incontro conclusivo è Gaspare Vigarani, architetto e scenografo ducale, figura di straordinaria modernità, capace di unire ingegno tecnico e sensibilità artistica. L’appuntamento, dal titolo “Vigarani, archistar del tempo. Dalla villa di Fiorano alla corte del Re Sole”, ripercorre la vita e le opere di un uomo che, partendo dal cuore dell’Emilia, arrivò fino a Versailles, alla corte del Re Sole, portando con sé il gusto e l’eleganza della cultura estense.

Durante l’incontro lo storico e archivista Matteo Ruini, racconterà la storia della villa di campagna di Vigarani, edificata intorno al 1659 a Fiorano Modenese come residenza personale. Dopo la scomparsa della famiglia Vigarani, la dimora passò ai Malmusi, che la restaurarono e la arricchirono con un giardino elegante. In seguito fu acquistata dai Finzi Guastalla, famiglia milanese di origini ebraiche, nel gennaio 1944, a causa delle leggi razziali, la villa venne sequestrata e l’anno successivo subì gravi danni durante i bombardamenti. Nel 1994 l’imprenditore Claudio Sassi la riportò al suo antico splendore: oggi è circondata da un parco storico di straordinaria bellezza, con circa 2000 piante tra specie autoctone e acclimatate, un vero e proprio tesoro ecologico e botanico, custode di esemplari rari e antichi. La villa ospita inoltre una pregevole collezione di ceramiche artistiche sassolesi, testimonianza viva della tradizione locale.

L’ingresso all’incontro è libero e gratuito.

Il progetto “Trame Estensi” nasce con l’obiettivo di valorizzare la storia e il patrimonio culturale del territorio, attraverso le vicende di alcune figure centrali della famiglia d’Este, protagoniste di trasformazioni decisive nell’arte, nell’architettura e nella vita delle comunità modenesi.

Il loro arrivo a Modena nel 1598 segnò infatti l’inizio di una nuova stagione di splendore artistico e culturale, la cui eredità continua ancora oggi a dialogare con il presente.