“Saluta le persone che incontri per strada”; “Scrivi a mano una lettera a una persona cara e spediscila; “Abbi cura dell’ambiente in cui vivi: raccogli la spazzatura per terra”; “Rimani curioso/a: osserva, ascolta, impara”; “Scrivi un biglietto di auguri ai tuoi vicini di casa”, “Invia una cartolina a una persona che non vedi da tanto tempo”: queste sono soltanto alcune delle decine di azioni suggerite dalle cartoline che rappresentano una parte dell’happening promosso questa mattina, giovedì 13 novembre, davanti alla Casa del Volontariato di Carpi, in occasione della Giornata mondiale della Gentilezza.

Si tratta di un’iniziativa promossa dalla Fondazione Casa del Volontariato (ente finalizzato al sociale della Fondazione CR Carpi), che da anni porta avanti una riflessione sul tema della felicità condivisa che, per essere tale, ha necessariamente bisogno di fondarsi, tra le altre cose, anche su buone pratiche di gentilezza e gratitudine.

‘Gentilezza’ è un termine che evoca l’abitudine a salutare le persone quando le si incontra, tenere aperta la porta per chi viene dopo di noi, sorridere educatamente. Gesti come questi, in realtà, hanno più a che fare con cortesia e buone maniere. Gentilezza ha, invece, un significato più profondo: si tratta dell’attitudine delle persone che sanno incontrare veramente l’altro. Essere gentili significa dunque interagire con gli altri nell’intento di creare un ambiente inclusivo e piacevole per tutti, in cui sentirsi accettati e protetti.

“Qual è l’atto di gentilezza che ti piacerebbe ricevere? Faccelo sapere scrivendolo qui, poi prendi un cartellino e vivi l’atto di gentilezza che suggerisce!” sono dunque i due inviti, rivolti a tutti, che campeggiano su un pannello esposto davanti all’ingresso del ‘condominio della solidarietà’ di via Peruzzi.

La richiesta di fermarsi un minuto, riflettere sul significato autentico della gentilezza e lasciare un proprio pensiero, condividendo quale atto gentile si vorrebbe ricevere, e farsi a propria volta agenti, mettendo la gentilezza in pratica con un gesto al contempo semplice e denso di significato.

Questo il commento della presidente della Fondazione Casa del Volontariato Giulia Pellizzari: “Viviamo una contemporaneità troppo spesso nervosa, irritabile, solipsistica, in cui si avverte il bisogno di gesti di gentilezza che possano avvicinare le persone tra loro, superando quel muro di indifferenza o diffidenza che cresce ogni volta che i legami sociali paiono allentarsi. La riflessione che abbiamo voluto proporre è che la gentilezza non si limiti a un’azione, a un gesto, e non perché quell’azione o quel gesto non siano importanti, ma per il fatto che ancora più preziose sono le motivazioni che li originano, le emozioni e i legami che sanno attivare, e l’effetto di contagio che possono generare. Quale miglior occasione, dunque, che la Giornata mondiale della Gentilezza per invitare le persone a riflettere e riscoprire, attraverso una pratica consapevole, tutto l’enorme potenziale che si cela nei piccoli, grandi gesti del nostro quotidiano? La felicità, a cui teniamo molto, è tale solo se condivisa, così come la gentilezza è autentica solo se praticata”.