Sabato scorso, presso il Centro per le Famiglie di Novellara, si è svolto l’incontro pubblico “AFFIDIAMO(ci) – Tessere trame di accoglienza”, promosso dall’Unione Bassa Reggiana in collaborazione con il Centro per le Famiglie Bassa Reggiana, l’Area Genitorialità e Tutela Minori e i servizi sociali territoriali.
L’iniziativa, aperta a tutta la cittadinanza, ha rappresentato un momento di approfondimento e di confronto dedicato ai temi dell’accoglienza e dell’affido familiare, inserito nel percorso di lavoro del Tavolo Welfare dell’Unione Bassa Reggiana, che riunisce gli assessorati alle politiche sociali degli otto Comuni del territorio.
La mattinata è stata l’occasione per tornare a parlare di affido e per riscoprirne il significato più autentico: un gesto che non riguarda solo le famiglie affidatarie, ma l’intera comunità. L’affido è stato raccontato come un valore collettivo, una forma concreta di solidarietà e corresponsabilità, in cui ciascuno può contribuire a costruire reti di sostegno e di cura intorno ai bambini, alle bambine e alle loro famiglie.
Attraverso gli interventi e le testimonianze dei professionisti e delle professioniste dei servizi, sono stati condivisi strumenti, esperienze e prospettive per rendere l’affido sempre più conosciuto e accessibile, favorendo la partecipazione attiva del territorio.
Nel corso dell’incontro è stato inoltre presentato il percorso che proseguirà nel 2026, con l’avvio di un progetto dedicato all’affido familiare. Il cammino sarà pensato come uno spazio di “dare e avere” con il territorio, in cui ascoltare e raccogliere le energie, le idee e le disponibilità di associazioni, scuole, parrocchie, cooperative e cittadini. L’obiettivo è restituire spazio e voce alla comunità, per costruire insieme trame di accoglienza solide e durature, capaci di sostenere chi accoglie e chi viene accolto.
Durante la mattinata è stato attivo uno spazio dedicato ai bambini e alle bambine, curato da educatori ed educatrici professionali.
“L’appuntamento di Novellara segna una tappa significativa di un percorso condiviso, che continuerà nei prossimi mesi per diffondere la cultura dell’affido e valorizzare il ruolo della comunità come luogo di accoglienza, solidarietà e cura reciproca” ha detto Roberto Angeli, Presidente dell’Unione Bassa Reggiana.




