“Nei giorni scorsi, presso la sede della Provincia di Modena, ho partecipato – spiega Giuseppe Daviddi, Sindaco di Casalgrande – insieme all’Assessore all’Ambiente Domenico Vacondio – all’incontro tra Auto CS Spa e i Comuni direttamente interessati dal futuro tratto autostradale Campogalliano-Sassuolo.

La mia posizione sul tema è chiara: si tratta di un’opera necessaria. Che va fatta.

Anzi, mi spingo oltre: è un’infrastruttura che avrebbe dovuto essere realizzata “in tempo reale”, per così dire, in diretta continuità con il progetto originario. Da amministratore pubblico non posso nascondere una certa delusione nel constatare che siano stati necessari vent’anni per avviare concretamente la realizzazione di un intervento strategico per il Comprensorio Ceramico più importante d’Italia, che insiste proprio sul nostro territorio.

Vent’anni in cui, solo tenendo il progetto fermo in un cassetto, il costo complessivo è aumentato di 200 milioni di euro, passando dai 450 milioni iniziali agli attuali 650. Un incremento significativo, evidente anche a un occhio non esperto.

Detto ciò, desidero portare all’attenzione dell’opinione pubblica – e di chi oggi sta affinando il progetto – alcune considerazioni.

Come ho ribadito nel corso della riunione, considero assolutamente prioritaria l’opera compensativa che interesserà il Comune di Sassuolo, in particolare la modifica del reticolo viario e il raddoppio della Pedemontana nel tratto modenese. Non possiamo pensare di realizzare la Campogalliano-Sassuolo riversando il traffico su una viabilità già oggi al collasso, proprio nel punto di approdo del nuovo tracciato, l’uscita di Sassuolo.

Chiedo quindi che già nei prossimi giorni si apra un tavolo di confronto tra le Province di Modena e Reggio Emilia, i Comuni coinvolti – Sassuolo e Casalgrande – e Auto CS, per progettare concretamente le necessarie modifiche alla viabilità nel punto di arrivo della Bretella. I tempi non sono più rimandabili. Tanto più che Auto CS, nel quadro economico presentato, ha previsto risorse da destinare prioritariamente a questo intervento.

Un’ulteriore riflessione riguarda una soluzione per noi molto importante e che potrebbe contribuire a mitigare, e in prospettiva eliminare, i pedaggi autostradali al centro delle recenti discussioni. Si tratta della realizzazione di binari ferroviari paralleli all’autostrada, all’interno della sua stessa sezione, per collegare lo scalo di Dinazzano a quello di Marzaglia. Su quel tratto Auto CS potrebbe concedere l’utilizzo dei binari rientrando così, almeno in parte, delle spese sostenute per la Bretella, finanziata anche tramite prestiti.

Infine, desidero richiamare l’attenzione sull’opportunità di creare, in prossimità dell’uscita del casello di Sassuolo, uno scalo ferroviario da affiancare al casello e all’autoporto, dando vita a un vero polo intermodale della logistica, destinato nel tempo a sostituire lo scalo di Dinazzano. Una collocazione più centrale e strategicamente rilevante per tutto il Distretto Ceramico.

Questo potrebbe rappresentare – perché in fondo sognare non costa nulla – il primo passo verso un futuro collegamento ferroviario Sassuolo-Brennero”, conclude Daviddi.