Una settimana fitta di incontri ed esperienze quella che si è appena conclusa a Reggio Emilia per il meeting internazionale del progetto Erasmus+ “STAR 2.0 – Street art for the future”, iniziativa europea dedicata ai giovani educatori e all’uso della street art come strumento di inclusione sociale nel lavoro con i teenager.
Nei giorni scorsi la delegazione, composta da venti ragazzi e ragazze provenienti da Olanda, Repubblica Ceca, Ucraina e Portogallo, che lavorano in contesti giovanili con diversi background, hanno visitato i molti luoghi della città dove la street art si è resa protagonista con progetti partecipati di valorizzazione delle strutture e della storia di Reggio. La delegazione ha fatto tappa a Sd Factory, quartiere Santa Croce, Remida, ex mangimificio Caffarri, ex Officine Reggiane e casa Gioia. I ragazzi, infine, sono stati a Casa Manfredi per una visita guidata a cura di Istoreco e Anpi e poi all’interno dei un caseificio per l’immancabile appuntamento gastronomico con il Re dei formaggi.
Il progetto, che vede tra i partner Epma Repubblica Ceca, Club Intercultural Portogallo, Sama Paesi Bassi e Alda Ucraina assieme a Officina educativa ha lo scopo di fornire a giovani educatori, provenienti dai vari paesi europei, strumenti metodologici online e offline in grado di includere e coinvolgere giovani dai 13 ai 30 anni attraverso il linguaggio della street art, in particolare adolescenti e giovani che vivono situazioni di fragilità e marginalità. Il progetto comprende una prima fase di formazione, attraverso un training online costruito da tutti i partner coinvolti e una seconda fase, prevista nel 2026, di sperimentazione delle competenze acquisite attraverso la realizzazione di workshop per adolescenti e giovani, in tutte le città europee coinvolte, che utilizzeranno la street art come strumento di inclusione sociale.




