Dopo una prima sessione toscana giovedì 20 novembre a Dicomano, il Convegno Internazionale di Studi sulla cultura materiale etrusca dell’Appennino si sposta alla Rocchetta Mattei (Grizzana Morandi) venerdì 21 novembre a partire dalle ore 10:00.

I due incontri si prefiggono di fare il punto sulle forme di produzione e consumo dei metalli nell’Appennino settentrionale in periodi cruciali del I millennio a.C., non mancando di guardare alle dinamiche antecedenti dal Bronzo finale.
Si tratta di un appuntamento che rappresenta la tappa conclusiva del progetto PRIN 2022
Apenninescape. Paesaggi marginali e processi produttivi lungo i distretti vallivi del Reno e del Bisenzio-Sieve durante il I millennio a.C., che ha coinvolto le Università di Bologna, Firenze, Pisa e il CNR-ICCOM. Gli incontri sono inseriti nel più ampio progetto avviato dalle Università di Bologna e Firenze nel 2019 con il I Convegno dedicato alla ceramica e che vuole indagare il territorio appenninico come unitaria e coerente cerniera tra le Valli dell’Arno e del Po.

Il convegno ha un respiro internazionale, coinvolgendo innanzitutto il Mugello Valley Archaeological Project, coordinato da Gregory Warden, professore emerito di archeologia alla Southern Methodist University (Texas), e vede l’adesione dell’Università di Vienna. Parteciperanno le Soprintendenze di Bologna e Firenze, la Direzione Regionale Musei Nazionali dell’Emilia-Romagna e, oltre alle Università già coinvolte nel progetto Apenninescape, anche le Università degli Studi di Napoli Federico II e l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli.