
Il Centro Studi Medical Humanities dell’Università di Bologna, in collaborazione con la fondazione “Gli Amici di Luca – Casa dei Risvegli Luca De Nigris”, con la Fondazione Carisbo, con il Comune di Bologna e con il Patto per la Lettura, promuove domani mercoledì 26 novembre alle ore 17.00 in Salaborsa (piazza Nettuno3) un incontro dedicato a La cura delle parole.
Intervengono i Professori Marco Veglia (direttore del Centro MH), Nicola Bonazzi e Stefano Colangelo (tutti docenti dell’Università di Bologna), Fulvio De Nigris, Presidente di “Gli Amici di Luca” e, in chiusura, Alessandro Bergonzoni, testimonial della Casa dei Risvegli.
È evidente e preziosa la necessità del buon uso delle parole, che, per curare, devono a loro volta essere curate. Si potrebbe cominciare a costituire una sorta di lessico della cura, perché ogni elemento, anche non verbale, è parte di questo processo. Ad esempio: ATTENZIONE, ACCOGLIENZA, ASCOLTO, PREMURA, SOLLECITUDINE, GARBO, RISPETTO, (BUONA) EDUCAZIONE, URBANITA’, SGUARDO, GESTO, SILENZIO, PAZIENZA, ATTESA, TENEREZZA, GENTILEZZA, CORTESIA, RIGORE, RISERBO, POLITEZZA (D’AMBIENTE E DI LINGUAGGIO).
Su questa medesima linea si muove il manifesto “Bologna e cura” della Casa dei Risvegli.
Il teatro, che è parola e azione, diviene una pratica di relazione nella quale tutti sono protagonisti allo stesso modo, e nella quale si ha l’opportunità di raccontarsi. C’è tutto un mondo teatrale, insomma, che si occupa di relazione e fragilità, mettendo in campo gli strumenti del teatro, a partire appunto dalle parole, le proprie per raccontarsi e quelle altrui (magari quelle di un classico) per rispecchiarcisi. S
Su questa linea, che è quella pure dell’ascolto e dell’attesa, va compiuta una nuova riflessione su esempi di scrittura cresciuta in ospedale, o in generale nella malattia. Pensiamo al Notturno di D’Annunzio, a La conoscenza della sera di Joë Bousquet e ai Dispatches From My Hospital Bed di Hanif Kureishi. Ma non lontana è l’origine della Recherche di Proust…
Da questa ricchezza di approcci e di prospettive siamo tutti interpellati e sollecitati come responsabili della cura: non, ovviamente, sotto il profilo bio-medico, ma sotto quello del premdersi a cuore di qualcuno o qualcosa (anche dell’ambiente e della città, della scuola e della casa, che divengono di per sé stessi luoghi di cura).
Chiude il pomeriggio la performance di Alessandro Bergonzoni.
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.


![La musica si fa immagine con la mostra “Musica [in] Foto – Immagini Sonore”, allestita in Sala della Musica di Salaborsa](https://www.reggio2000.it/img/2025/11/Musica-in-foto-238x178.jpg)

