Un’intera città che si riconosce in un tema fondamentale. È questa l’immagine che ha restituito il 25 novembre a Castel San Pietro Terme, dove le iniziative promosse dal Comune in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne hanno registrato una partecipazione straordinaria, confermando quanto questo tema sia vivo e condiviso e quanto sia necessario continuare a lavorare insieme, con continuità, sul piano culturale ed educativo.

La giornata si è aperta con un momento molto partecipato nelle scuole: Alessandra Pagani ha dialogato con alcune classi dell’Istituto Alberghiero Scappi e con studenti delle scuole medie Pizzigotti. Un incontro intenso, diretto, autentico, che ha saputo coinvolgere profondamente ragazze e ragazzi, spingendoli a riflettere sulle relazioni, sulla libertà personale e sul rispetto reciproco. Un’occasione educativa che ha trasformato il 25 novembre in un’esperienza viva e formativa, capace di lasciare tracce profonde.

Nel pomeriggio e in serata, la Biblioteca di Osteria Grande e il Teatro Cassero hanno ospitato l’incontro pubblico “A voce libera, affettività e relazioni umane”, che ha richiamato cittadini, carabinieri, associazioni, operatori, studenti e istituzioni. Una partecipazione ampia e sentita che ha dato ulteriore forza a un confronto ricco di idee e testimonianze.

Dagli interventi è emersa con chiarezza una verità fondamentale: la violenza non nasce all’improvviso, ma cresce dove le relazioni si deformano e mancano parole, limiti e riconoscimento dell’altro. Da qui la consapevolezza condivisa che intervenire quando la violenza è già esplosa non basta più: serve prevenzione, e la prevenzione può partire solo da una vera rivoluzione culturale.

Di particolare rilievo l’intervento del Maggiore Lavigna, che ha ricordato il lungo percorso compiuto sul piano normativo, sottolineando però come le norme non bastino senza un lavoro costante di formazione e trasformazione culturale. Non può esistere tutela reale senza un lavoro profondo sulla consapevolezza, responsabilità e comportamenti che riflettano una cultura del rispetto.

Tra i momenti più intensi e toccanti della giornata, al Teatro Cassero, la testimonianza di Alessandra Pagani e la presentazione del suo libro “Resta solo la tua voce”. Una narrazione che nasce dal dolore e diventa voce collettiva, ricordando che la violenza si spezza quando una donna ritrova la propria voce e quando quella voce trova ascolto. Il silenzio non protegge: espone. La parola, invece, può cambiare il destino di chi parla e di chi ascolta.

A coronare l’apertura e la chiusura della serata, lo spettacolo “La Voce Silenziosa”, curato da Luigia Cioce e dal gruppo “Le Performer per Caso”, che attraverso il linguaggio dei segni hanno trasformato emozioni e musica in un messaggio forte di inclusione e sensibilità. L’Amministrazione rivolge un ringraziamento speciale a Luigia Cioce e alle Performer per Caso per il loro contributo artistico ed emotivo, che ha reso la serata un’esperienza condivisa, intensa e significativa per tutta la comunità.

Molto forte anche il contributo dei ragazzi dell’Istituto Alberghiero Scappi, che attraverso un video hanno lanciato alla comunità una domanda diretta: “E voi cosa farete?”. Un interrogativo che interpella tutti e che trova una sola risposta possibile: continuare a lavorare insieme, ogni giorno, per cambiare il contesto culturale che spesso, in modo invisibile, permette alla violenza di esistere.

Il 25 novembre non è solo una ricorrenza, ma una responsabilità quotidiana. La straordinaria partecipazione che abbiamo visto dimostra che Castel San Pietro Terme non si volta dall’altra parte e chiede informazione, strumenti e politiche concrete – affermano la Sindaca Francesca Marchetti e l’assessora alle Pari Opportunità Silvia Serotti. – La prevenzione nasce dall’educazione, dalla qualità delle relazioni e da contesti che rendiamo sicuri ogni giorno.

Investire sulle nuove generazioni significa compiere una scelta politica essenziale. Abbiamo la responsabilità di accompagnare ragazze e ragazzi con strumenti culturali, relazionali ed emotivi. Come amministrazione rafforzeremo l’alleanza educativa tra tutti i soggetti del territorio: servizi sociali, ASP, scuola, associazioni, centri antiviolenza, carabinieri e sanità. La violenza non si contrasta solo nelle emergenze, ma con una rete che non lascia mai nessuna donna da sola.

Alla domanda che ci hanno rivolto i ragazzi – “E noi cosa faremo?” – rispondiamo con chiarezza: continueremo a lavorare insieme, ogni giorno, per costruire una comunità capace di ascolto, rispetto dell’altro.

A nome dell’Amministrazione comunale, un ringraziamento sentito all’intera rete territoriale che quotidianamente rende possibile questo lavoro: i centri antiviolenza, le associazioni, l’ASP, i Carabinieri, la delegata alle Pari Opportunità del Circondario imolese Beatrice Poli e il Consigliere Regionale Fabrizio Castellari.

Grazie a tutte le persone che hanno partecipato, ascoltato, condiviso parole o silenzi pieni di significato. Così cambiano le comunità: quando le voci libere trovano spazio, ascolto e rispetto.
Perché la libertà delle donne è libertà per tutta la comunità”.