Diritti, fiducia, partecipazione alla vita pubblica: sono questi i pilastri dell’inclusione digitale, un percorso che va oltre le semplici competenze tecnologiche, in un’Europa che considera la riduzione del divario digitale una priorità strategica. Di questo si occupa il progetto Digi-Inclusion, avviato nel dicembre 2023, che ha messo in cantiere iniziative di collaborazione territoriale per garantire a tutte e tutti un accesso pieno e consapevole al mondo digitale.

Tra le attività del progetto, solo per citarne alcune, corsi di facilitazione digitale tra giovani e anziani nell’ambito delle iniziative di solidarietà intergenerazionale, iniziative sul territorio con associazioni, scuole e Terzo settore, incontri per contrastare informazioni fuorvianti e truffe online.
Il network europeo, nell’ambito del programma Urbact IV, è cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale  (Fesr) e composto da otto partner: i Comuni di Mollet del Vallès (Spagna) capofila, di Torres Vedras (Portogallo), di Iași (Romania); la Municipalità di Jelgava (Lettonia); l’area Cote d’Opale-Boulogne-sur-Mer (Francia); il Cantone di Zenica-Doboj (Bosnia ed Erzegovina); la Fondazione per l’imprenditoria di Danzica (Polonia) e, per l’Italia, la Regione Emilia-Romagna con la società in house Lepida, Città Metropolitana e Comune di Bologna.
Digi-Inclusion dispone di un finanziamento di 850mila euro, di cui 80mila per le attività in Emilia-Romagna.
I principi e le linee guida del Piano d’azione per una trasformazione digitale inclusiva sono racchiusi nel Manifesto Digi-Inclusion sottoscritto a Bologna nel corso di un incontro pubblico con rappresentanti di scuole, istituzioni e Terzo settore.

Firmatari l’assessora regionale all’Agenda digitale, Elena Mazzoni, il consigliere comunale Franco Cima, per Città Metropolitana di Bologna e Alberto Nuzzo, responsabile Settore Innovazione Digitale e Dati del Comune di Bologna.  Le tre amministrazioni sono impegnate nei progetti per migliorare le competenze digitali dei cittadini, rafforzare le reti di facilitazione territoriale, promuovere la condivisione di buone pratiche. Alfabetizzazione digitale sul territorio, corsi nelle scuole e iniziative di contrasto alla disinformazione sono tra le esperienze pilota realizzate dal 2023 anno di avvio del progetto.

“Viviamo in un’epoca in cui il digitale è una condizione per partecipare pienamente alla vita sociale, economica e civica. Tuttavia- ha dichiarato l’assessora Mazzoni- sappiamo che non tutti partono dalle stesse opportunità: esistono divari territoriali, generazionali, di genere e socioeconomici che rischiano di trasformare l’innovazione in una nuova forma di disuguaglianza. La nostra sfida è questa: ridurre quei divari e garantire a ogni persona il diritto di essere competente e protagonista. Questo progetto ci ricorda che l’esclusione digitale rende più grave l’esclusione sociale”.

La firma del Manifesto si integra con le azioni che guidano l’Agenda digitale dell’Emilia-Romagna. A questo proposito, l’assessora ha ricordato che è in iter la nuova Agenda digitale dell’Emilia-Romagna che sarà discussa in Assemblea legislativa. Si tratta del quadro di riferimento per tutti gli enti pubblici del territorio e il percorso coinvolge amministrazioni locali, università, imprese, associazioni e cittadini. Tre le priorità emerse: connettività di qualità in tutto il territorio, servizi pubblici digitali semplici e accessibili, competenze digitali per tutti.

 Il progetto Digi-inclusion

Tra le attività realizzate in Emilia-Romagna vanno segnalate le edizioni di Digitali senza Frontiere presso il Centro provinciale di istruzione a Castel di Casio (Bo): con formazione per studentesse e studenti, principalmente adulti con provenienze e vissuti diversificati. Ulteriori edizioni sono state avviate in altre sedi in collaborazione con gli istituti scolastici.
Per quanti riguarda la facilitazione digitale, Lepida ha realizzato un progetto pilota da marzo a maggio 2024 presso l’Istituto superiore Crescenzi-Pacinotti-Sirani di Bologna, con il coinvolgimento di studentesse e studenti specializzati in servizi sociali. Le attività hanno coinvolto 20 studenti, formati per diventare facilitatori, che hanno incontrato 25 persone anziane favorendo la loro competenza informatica.
Ulteriori attività di formazione sono state realizzate nell’anno scolastico successivo 2024-25 e in quello in corso, in cui il numero di studentesse e studenti è raddoppiato, da 20 a 40, ampliando così la platea di persone anziane raggiunte.
Sul tema della motivazione e fiducia degli utenti e sul contrasto alla disinformazione sono stati avviati nelle sedi Auser di Bologna gruppi di formazione, coinvolgendo volontari, studenti e studentesse.
Sono poi stati attivati numerosi gruppi urbani locali, portatori di interesse composti da realtà private e del Terzo settore, tra cui associazioni culturali, sportive, ambientaliste, fondazioni e imprese sociali che collaborano su questi temi nel territorio della Città metropolitana di Bologna.
Infine, sono favorite le buone pratiche facilitando lo scambio di esperienze e conoscenze tra città partner per sviluppare Piani di azione integrati.

Digi-inclusion è un network europeo del programma Urbact IV dedicato alla promozione dell’inclusione digitale e alla riduzione del divario digitale nelle città europee. Tra gli obiettivi principali la riduzione del divario a partire dalla mancanza di accesso alle tecnologie, insufficienti competenze digitali, limitata consapevolezza delle opportunità di cittadinanza. Il progetto promuove l’inclusione sociale e la parità di genere, garantendo che tutte le cittadine e i cittadini possano partecipare pienamente alla società digitale.