In occasione della Giornata del Ricordo delle vittime della strada l’Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada – sede di Modena –  in sinergia con la Polizia Stradale di Modena, ha collaborato in occasione di un servizio su strada mirato sia al controllo che alla prevenzione e sicurezza stradale, con pattuglie anche da Mirandola e Pavullo impegnate in posti di controllo sia fissi che in movimento.

Un briefing prima di partire e poi via insieme: nel corso della sera tra sabato 15 e domenica 16 novembre 2025, tra le 20 e le 23, il primo punto di controllo è stato realizzato in zona via Montecuccoli-via Dogali, dove sono stati controllati circa venti veicoli in particolare fermando la corsa di un conducente alla guida di un’autovettura senza aver mai conseguito la patente di guida. Tutti gli occupanti sono stati accolti mentre gli agenti procedevano ai controlli, conducenti e trasportati venivano invitati ad avvicinarsi presso il punto informativo dell’associazione, dove i familiari delle vittime facevano opera di prevenzione e sensibilizzazione sul tema ricordando ricordando l’importanza di comportamenti responsabili al volante oltre a distribuire materiale informativo ed etilometri monouso.

A mezzanotte, mentre tutto il dispositivo sceglieva di focalizzare l’attenzione ed i controlli in via Emilia Ovest, i volontari e gli agenti hanno notato un conducente di bicicletta senza luci e senza giubbino riflettente, completamente vestito di scuro e quasi impossibile da notare in strada. Il conducente, poco più che ventenne, è stato accompagnato in sicurezza fino al punto di controllo, e nel frattempo che gli operatori proseguivano con gli accertamenti, i volontari dell’Associazione rendevano a norma di legge il veicolo, montando campanello e soprattutto le luci anteriori e posteriori, oltre ad equipaggiare il conducente di giubbino ad alta visibilità, obbligatorio in ambito extraurbano ma sempre consigliato.

L’iniziativa conferma la sinergia tra l’Associazione italiana familiari e vittime della strada – sede di Modena e i diversi organi di Polizia unendo il rigore dei controlli all’azione educativa e preventiva rispetto a un tema – quello della sicurezza stradale – che continua a destare preoccupazioni. L’obiettivo è far sì che il messaggio di responsabilità, diffuso nel corso delle verifiche, prosegua anche nei giorni successivi, contribuendo a una maggiore consapevolezza dei rischi alla guida di veicoli e alla tutela della sicurezza di tutti.

“E’ stato un momento importante, abbiamo incontrato molte persone disposte ad ascoltarci soprattutto giovani ai quali sono stati donati alcoltest monouso da usare con consapevolezza per capire se sia il caso di mettersi alla guida o di attendere o far guidare un amico lucido “, hanno commentato i rappresentanti dell’associazione.

Complessivamente il servizio è stato svolto controllando all’incirca 35 veicoli, tra autovetture e velocipedi, e, al termine dello stesso, è emerso come tra le condotte pericolose ancora di comune consuetudine ed oggetto di violazione ricadono la guida senza patente, il mancato uso di sistemi di ritenuta da parte dei passeggeri seduti sui sedili posteriori, e la guida in stato di ebbrezza alcolica.

Lo stato d’ebbrezza è uno delle piaghe di questo tempo, in quanto ritenuto grave non solo sotto l’aspetto sanzionatorio ma soprattutto per gli effetti che provoca l’alcol sullo stato psico-fisico del conducente, e che mette a rischio l’incolumità propria, degli altri utenti della strada e, come in questa serata, anche la vita del passeggero a bordo della stessa auto.

Ricordando che tra le vittime della strada figurano anche gli stessi uomini della Polizia Stradale che, per la tipologia del Servizio in cui sono impiegati, sono fortemente esposti ai rischi della circolazione, ringraziamo la Specialità della Polizia di Stato  che  si dimostra sempre in prima linea anche nella vicinanza ai familiari di coloro che hanno perso la vita a causa di un incidente stradale, sostenendo al loro fianco numerose iniziative per scongiurare il rischio della mortalità sulle strade,  specie a tutela degli utenti ‘vulnerabili’ (motociclisti, ciclisti e pedoni) e dei giovani, per i quali i sinistri rappresentano la prima causa di morte”.

Il binomio e la sinergia fra Polizia di Stato e l’Associazione continua anche in altre sedi. In particolare sono state programmate diverse iniziative che coinvolgeranno le scolaresche presenti sul territorio provinciale, suddividendo primi incontri dedicati ad una didattica “dinamica” ed una comunicazione specifica sui temi della sicurezza stradale grazie al personale della Specialità altamente formato in materia di rispetto delle regole e della prudenza da tenere sulla strada, ed un secondo momento dedicato alle testimonianze e riflessioni di familiari di giovani vittime della strada e successivo confronto.