Da sinistra il chirurgo ortopedico Angelo Toscano, il secondo paziente operato e il direttore del Dipartimento Rizzoli-Sicilia Jacopo Frugiuele

Due pazienti, entrambi di 34 anni, sono stati curati presso il Dipartimento Rizzoli-Sicilia di Bagheria da un team multidisciplinare di chirurghi ortopedici oncologici, radiologi, oncologi, ingegneri biomedici, infermieri e fisioterapisti guidato dal dottor Angelo Toscano, dirigente medico dell’Ortopedia generale del Rizzoli-Sicilia diretto dal dottor Jacopo Frugiuele.

Entrambi i pazienti presentavano masse tumorali localizzate in zone particolari, non comuni, che ponevano difficoltà chirurgiche rilevanti. Da qui è nata la necessità di progettare per entrambi protesi in lega di titanio personalizzate e l’uso di tecnologie d’avanguardia, con l’obiettivo di asportare completamente il tumore preservando però funzionalità e mobilità.

Il primo paziente era affetto da condrosarcoma, un tumore maligno primitivo dello scheletro noto per essere scarsamente sensibile a chemio e radioterapia, in due sedi estremamente complesse da trattare: l’emibacino e il perone. Grazie ad un’accurata pianificazione con ricostruzioni 3D e all’esecuzione di due distinti interventi, è stato garantito al paziente un recupero completo coadiuvato da attività fisioterapica post intervento.

Il secondo paziente operato era invece affetto da un osteosarcoma, il tumore raro osseo primitivo più frequente caratterizzato da un’elevata aggressività e una rapida crescita. In questo caso la massa tumorale si trovava nella scapola destra, rappresentando una criticità estrema per la vicinanza a organi vitali. Il team ha optato per la soluzione chirurgica più complessa: una resezione che però ha permesso di risparmiare tutti i muscoli della cuffia dei rotatori e i relativi nervi.

“Questa scelta è stata decisiva per il nostro paziente, un insegnante e musicista per passione, per il quale mantenere la piena funzionalità della spalla e del braccio era fondamentale per poter continuare a suonare. Soluzioni più comuni avrebbero comportato la perdita funzionale drastica dell’arto – spiega il dottor Toscano. – È una sanità pubblica che fa la differenza quella capace di aiutare persone che presentano casi così complessi, in particolare nel campo dell’oncologia ortopedica, e poterlo fare qui nella nostra sede di Bagheria è per noi di essenziale importanza”.

“Grazie all’accordo tra Regione Emilia-Romagna e Regione Siciliana il Dipartimento Rizzoli-Sicilia di Bagheria prosegue l’attività ortopedica oncologica offrendo cure superspecialistiche a pazienti che oggi hanno la possibilità di curarsi vicino a casa anche quando si tratta di patologie particolarmente complesse – specifica il direttore generale del Rizzoli Andrea Rossi. – La natura del Rizzoli di ospedale di ricerca fa sì che le cure ai nostri pazienti siano in continua evoluzione e il suo focus sull’ortopedia permette ai nostri professionisti di affrontare una casistica importante di casi anche per malattie rare come ad esempio gli osteosarcomi”.