La Giunta comunale di Reggio Emilia ha approvato l’adesione alla rete “Elide”, ovvero la rete formata da 13 tra comuni e città metropolitane per sviluppare politiche urbane innovative per governare il fenomeno del consumo di droghe, in un’ottica di regolazione sociale, promozione della salute e riduzione del danno. L’obiettivo è quello di aprire un percorso di confronto e scambio con altri enti locali per promuovere politiche urbane in grado di garantire la qualità della vita dei cittadini e la coesione sociale.
Le città sono da tempo il luogo in cui si rilevano prima che altrove cambiamenti nelle tipologie di sostanze presenti sul mercato illegale, nelle abitudini e nelle modalità di assunzione. Partendo da questo presupposto, il lavoro della rete punta ad accrescere il ruolo delle città nel governo del fenomeno, uscendo dalla logica dell’emergenza e della sola repressione per sviluppare un approccio orientato alla mediazione sociale e alla salute pubblica.
Attualmente, le città aderenti alla Rete Elide sono 13, e in particolare Milano, Roma Capitale, Torino, Bologna (che è coordinatore nazionale della rete), Napoli, Alessandria, Bari, Francavilla Fontana, Padova, Settimo Torinese, Verbania, le città metropolitane di Roma e di Torino.
Attraverso un confronto periodico e stabile, il lavoro della Rete punta a sviluppare anche un migliore coordinamento con le istituzioni sanitarie e socio-sanitarie e con tutti gli attori istituzionali e sociali coinvolti nel contrasto al consumo delle sostanze stupefacenti. A queste azioni si aggiunge anche l’attività di prevenzione sul territorio attraverso interventi informativi, educativi, formativi rivolti ai diversi gruppi di popolazione, in particolare la popolazione giovanile.
“E’ sempre più necessario un intervento integrato nella gestione della grave marginalità adulta, legata in particolare alle tossicodipendenze – dice il sindaco Marco Massari -, in quanto la sola attività repressiva attuata dalle forze dell’ordine – comunque indispensabile – non appare sufficiente e tantomeno risolutiva. Con l’adesione a questa importante rete nazionale vogliamo agire nell’interesse e per una maggiore sicurezza dei cittadini, a partire dai più fragili e in difficoltà, e comprendere quanto dalla loro presa in carico umana, sanitaria e sociale dipenda un miglioramento delle condizioni di vita di tutti”.



