Quarantanove beni immobili sottratti alla criminalità organizzata in Emilia-Romagna dal 2011 a oggi, di cui 15 solo nel 2025, tra cui anche due immobili a Reggio Emilia e una palazzina a Sorbolo Mezzani (Pr) confiscati nell’ambito dell’inchiesta Aemilia, con un contributo regionale complessivo di oltre 7,8 milioni di euro per favorirne il riutilizzo per finalità sociali. Inoltre, solo nel 2025, 39 proposte progettuali – di cui quattro relative alla confisca e riuso di beni immobili – presentate da Comuni, Unioni comunali, Province, Università e Aziende di Servizi alla Persona – la cui realizzazione comporta una spesa complessiva di 1 milione e 852mila euro, a cui la Regione Emilia-Romagna ha contribuito con 1 milione e 142.400 euro.

I dati, tratti dal rapporto sugli Accordi di Programma sulla Legalità e Prevenzione del crimine organizzato in Emilia-Romagna 2025, sono stati ricordati dal presidente della giunta regionale, Michele de Pascale, e dall’assessora regionale alla Legalità, Elena Mazzoni, nel corso della seduta di insediamento della Consulta regionale per la legalità e la cittadinanza responsabile, l’organo di consulenza e proposta alla Giunta regionale che viene rinnovato in occasione di ogni nuovo mandato amministrativo della Regione Emilia-Romagna. Una seduta nel corso della quale, oltre al rendiconto di quanto fatto sino ad ora, sono state evidenziate le sfide principali in campo, in particolare le infiltrazioni delle organizzazioni criminali, come mafie e ‘ndrangheta.

“Le organizzazioni criminali sono realtà camaleontiche: sanno adattarsi, cambiare pelle, infiltrarsi nei settori strategici dell’economia, spesso mimetizzandosi tra attività apparentemente lecite. Anche per questo la Consulta è un organo di massima importanza per le nostre politiche- ha dichiarato de Pascale- perché è anche grazie alle sue attività di costante aggiornamento possiamo mettere in campo azioni per prevenire il crimine organizzato, lottare contro la corruzione e promuovere la cultura della legalità. Ai nuovi membri della Consulta, quindi, il mio augurio di buon lavoro anche a nome di tutta la Giunta”.

“È con grande convinzione che avviamo una nuova stagione di operatività della Consulta e di promozione della Legalità- ha aggiunto l’assessora Mazzoni rivolgendosi ai componenti della Consulta-. Grazie alla collaborazione di tutti, la Consulta potrà svolgere appieno il suo ruolo propositivo e consultivo nelle politiche regionali per la prevenzione del crimine organizzato e della corruzione, favorendo il coordinamento tra tutte le realtà coinvolte. Il contrasto alle mafie si misura nei territori, giorno dopo giorno, con azioni concrete e scelte coerenti. Solo unendo istituzioni, associazioni, scuole, imprese e cittadini possiamo costruire comunità più forti e meno esposte ai tentativi di infiltrazione”.