Ferrari, Colla, Bonfiglioli, Colucci

Tra il 2024 e il 2028 si stima per l’Emilia-Romagna un fabbisogno di oltre 300.000 nuovi lavoratori, rappresentando l’8,4% del fabbisogno nazionale totale della forza lavoro. Secondo i dati Ocse, nel 2060 in Italia ci sarà una mancanza del 34% di forza lavoro.

Per affrontare la crescente carenza di manodopera e offrire alle imprese nuove opportunità di incontro tra domanda e offerta, Confindustria Emilia ha avviato “Se Scappi, Ti Assumo”, un percorso di inclusione nel mondo del lavoro rivolto ai migranti già ospitati nei CAS – Centri di Accoglienza Straordinaria presenti sul territorio, a partire da quello della Città Metropolitana di Bologna.

Nel 2025 sono arrivate in Emilia-Romagna 4.290 persone di 47 nazionalità diverse, accolte in strutture CAS. Gli ospiti dei CAS possono essere assunti dalle imprese, purché siano in possesso di un permesso di soggiorno che consenta l’accesso al mercato del lavoro. Nella Città Metropolitana di Bologna nel 2024 si contavano 3.558 posti di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati, con la maggior parte degli utenti in età lavorativa (35% tra 18-25 anni). La media settimanale dei nuovi arrivati da gennaio a ottobre 2025 (dati ISTAT) era di 22 persone a Bologna, 8 a Ferrara e 16 a Modena su un totale di residenti stranieri al 1° gennaio 2025 che per Bologna è pari a 123.343, a Ferrara 37.429 e a Modena 95.314.

Il progetto, realizzato in collaborazione con Seneca Impresa Sociale e Arca di Noè, ha preso il via il 16 settembre scorso con un incontro di presentazione alle imprese, dura 12 mesi comprensivi di fasi di selezione, formazione linguistica e civica, laboratori per il CV e corsi di formazione per lo sviluppo di competenze tecniche e ha l’obiettivo di inserire al lavoro 250 migranti.

Grazie alla mappatura dei fabbisogni delle imprese, realizzata per raccogliere informazioni sui profili più richiesti e sulle competenze necessarie, sono emersi 174 profili professionali, tra cui i più ricercati sono: autisti, addetti ai servizi di pulizia, addetti alla produzione e assistenti alla persona.

Contemporaneamente, è stato avviato il percorso di inclusione delle persone ospitate dalle strutture CAS che hanno manifestato interesse a intraprendere il percorso di inclusione lavorativa: in questi primi due mesi sono state incontrate 74 persone e 36 hanno aderito al progetto. I profili che hanno aderito sono stati colloquiati da Job Specialist che li hanno supportati nella creazione del bilancio delle competenze narrativo e del Curriculum Vitae e sono stati inoltre organizzati corsi di italiano di base e professionalizzante di durata diversa a seconda della competenza delle persone.

A gennaio 2026, poi, si svolgeranno sessioni di formazione dedicate agli HR delle imprese, finalizzate a sviluppare competenze specifiche nella lettura e nella valutazione di CV non standardizzati e nella conduzione di laboratori con migranti, e si avvieranno in collaborazione con le Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL e UIL corsi sul tema “Diritti e doveri dei lavoratori”.

Ad oggi, una decina di candidati sono pronti alla fase di colloquio con le imprese ed è in fase di finalizzazione il primo inserimento in un’azienda del territorio.

Il progetto mira a costruire una società più inclusiva, valorizzando sia le competenze già acquisite sia quelle sviluppate dai lavoratori migranti già presenti sul territorio e che hanno già una prima, seppur temporanea, soluzione abitativa. L’iniziativa punta a facilitare l’integrazione e a rispondere alla crescente carenza di profili tecnici e manodopera sul territorio, garantendo alle imprese coinvolte di accedere a candidati già pronti all’inserimento, con competenze e abilità legate ai loro fabbisogni produttivi”, dichiara Sonia Bonfiglioli, presidente di Confindustria Emilia Area Centro.

‘Se Scappi, Ti Assumo’ permette di trasformare l’accoglienza in un percorso di attivazione immediata: lingua, competenze, orientamento e accompagnamento al lavoro. Lavoriamo insieme alle imprese per valorizzare le competenze delle persone migranti già presenti sul territorio e offrire candidati realmente pronti all’inserimento. I primi risultati mostrano che questo modello funziona: partecipazione alta, imprese coinvolte e i primi colloqui già avviati. È un progetto che unisce inclusione e risposta ai fabbisogni produttivi del territorio”, afferma Renzo Colucci, direttore generale di Seneca Impresa sociale.

CGIL, CISL e UIL parteciperanno e offriranno il contributo delle rispettive organizzazioni per garantire una formazione di base, nelle proprie sedi, riguardo i diritti e i doveri sul lavoro, la conoscenza dei contratti e della legislazione sul lavoro. Oggi, assistiamo ancora ad una sensibile disparità tra i cittadini italiani e stranieri in termini di salario, precarietà, sicurezza sul lavoro e accesso alla casa e il lavoro rappresenta da sempre il primo volano di integrazione e dignità sociale, è quindi importante che sia accompagnato e ben tutelato. Per queste ragioni abbiamo salutato positivamente il progetto ‘Se Scappi, Ti Assumo’ ed accolto la proposta di coinvolgimento che ci è arrivata dalla Presidente di Confindustria Emilia Area Centro”, dichiarano congiuntamente le Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL e UIL.

“Il progetto di Confindustria Emilia è un’operazione molto bella, lungimirante e di civiltà che incrocia le esigenze delle imprese provando a dare ai migranti un’occasione per costruirsi un futuro dignitoso in Emilia-Romagna. Chi arriva nelle nostre città, spesso dopo esperienze drammatiche, deve avere la possibilità di integrarsi attraverso il lavoro. In questo modo gli imprenditori possono trovare nei giovani appositamente formati la manodopera da inserire nei processi produttivi e, contemporaneamente, si allontanano i ragazzi dai pericoli della strada. ‘Se Scappi, Ti Assumo’ è un’esperienza pilota innovativa di economia sociale, modello da emulare e ampliare, che la Regione vuole sostenere. Dimostra l’importanza di lavorare insieme, fra associazioni imprenditoriali, cooperative sociali e organizzazioni sindacali, e deve servire a tutti noi per guardare con occhiali nuovi al tema delle migrazioni”, conclude Vincenzo Colla, vicepresidente con delega a sviluppo economico e green economy, energia, formazione professionale, università e ricerca Regione Emilia-Romagna.