Dopo aver seguito per un tratto di strada l’auto della vittima e aver approfittato di un momento di distrazione del conducente, i due presunti autori del furto – un giovane 23enne ed una donna di 40 anni – avrebbero sottratto un borsello contenente documenti personali, denaro contante e una tessera bancomat, successivamente utilizzata per effettuare prelievi fraudolenti per un ammontare complessivo di 2700 euro.

I fatti risalgono al 13 ottobre scorso, quando la vittima si è presentata presso la caserma dei carabinieri di Rubiera per denunciare il furto ed il contestuale indebito utilizzo delle proprie carte, patito lo stesso giorno. L’anziano riferiva ai militari che intorno alle 12:00 era partito a bordo della sua autovettura per dirigersi presso la propria abitazione. Giunto a casa faceva scendere la moglie ed attendeva l’apertura della porta automatica del garage. Nell’attesa un giovane di sesso maschile, apriva lo sportello posteriore lato passeggero ed asportava il borsello dell’anziano che si trovava locato nello spazio tra i due sedili anteriori. Perpetrato il furto il malfattore saliva a bordo di un’autovettura guidata da una complice. Nei minuti intercorsi tra il furto ed il blocco delle Carte di credito da parte della vittima, il  ladro, effettuava dei prelievi presso l’Istituto bancario di Reggio Emilia.

A seguito della denuncia, i carabinieri di Rubiera davano avvio alle indagini. Venivano acquisite le immagini del sistema di videosorveglianza posto presso l’istituto bancario, dalle quali veniva riconosciuto il presunto autore dei prelievi fraudolenti in un 23enne già noto ai carabinieri. Si verificavano le immagini prodotte dai varchi dotati di sistema di lettura targhe insistenti nei pressi dell’abitazione della vittima, tanto da risalire all’intestataria dell’autovettura. A seguito dei risvolti investigativi, i militari acquisivano elementi di presunta responsabilità a carico del 23enne e della 40enne, che venivano denunciati con l’accusa di furto con destrezza e indebito utilizzo di carta bancomat.

Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.