Eccellente qualità delle immagini, un’attenzione particolare al comfort del paziente e un sistema tecnico in grado di garantire la massima sicurezza per gli operatori e una sostenibilità economica e ambientale.

Sono le innovative caratteristiche principali della nuova Risonanza magnetica da 1,5 Tesla in dotazione alla Radiologia dell’Ospedale Ramazzini di Carpi, diretta dal dottor Raffaele Sansone, acquisita da circa due mesi con un investimento da un milione e 200mila euro, per apparecchiatura e opere di adeguamento di locali e impianti, interamente coperto da fondi PNRR. Una strumentazione all’avanguardia, per uno degli esami più importanti per la diagnosi di numerose patologie, utile in particolare nello studio del sistema nervoso e dei distretti toraco-addominale e osteoarticolare.

L’apparecchiatura è completa di bobine per RM della mammella, pacchetti software per studi cardiaci avanzati e sequenze di diffusione per lo studio della prostata e per esami di RM funzionale (fMRI). È stata inoltre dotata di sequenze accelerate di tipo “compresso”, particolarmente utili soprattutto nel caso di pazienti non collaboranti.

Nel 2024 sono state eseguite 5.490 prestazioni di risonanze magnetiche presso l’Ospedale di Carpi, compresa la Neuroradiologia.

Questa mattina l’inaugurazione, alla presenza del Sindaco di Carpi Riccardo Righi, accolto dal Direttore Generale dell’Azienda USL di Modena Mattia Altini. Tra i presenti la Direttrice sanitaria Romana Bacchi, la Direttrice del Distretto di Carpi Stefania Ascari e il Direttore della Radiologia Sansone.

La prima, evidente, differenza con il macchinario sostituito è la maggiore ampiezza del tunnel con diametro di 70 cm (10 centimetri in più rispetto a quello della Risonanza precedente), caratteristica che rende l’esame più confortevole. La sensibilità al benessere generale del paziente è espressa anche nell’allestimento dello spazio circostante, con la presenza di pannelli che rappresentano ambientazioni naturali in grado di infondere un senso di relax, tranquillità e comfort del paziente che si sottopone all’esame.

Oltre ad adottare soluzioni tecnologiche che consentono di fornire ai tecnici e ai radiologi immagini di qualità eccellente, elemento di grande supporto per giungere a una diagnosi più rapida e precisa possibile, la nuova Risonanza magnetica si caratterizza per la ridottissima quantità di elio presente per garantire il suo funzionamento (solo 7 litri contenuti in un circuito sigillato a fronte di circa mille utilizzati nelle apparecchiature precedenti), a favore della sostenibilità economica e ambientale. Una soluzione tecnica di particolare importanza sia per la sicurezza di pazienti ed operatori, perché il sistema non permette perdite improvvise di elio, scongiurando il conseguente rischio di saturazione dei locali, sia per il contenimento dei costi di installazione, perché non si rende necessaria la realizzazione degli impianti di emergenza richiesti per contrastare il rischio di saturazione degli ambienti, e di gestione dell’impianto.

“L’Ospedale Ramazzini – sottolinea il Sindaco Righi – continua a essere al centro di investimenti importanti e concreti, che riguardano non solo le strutture ma anche attrezzature e tecnologie all’avanguardia, capaci di migliorare il servizio e le prestazioni. Questa nuova risonanza magnetica, da oltre un milione di euro, insieme ad altri investimenti tecnologici che negli ultimi tre anni superano complessivamente i 5 milioni di euro, rafforza la qualità e la sicurezza delle cure. Un risultato reso possibile grazie al lavoro dell’Ausl di Modena e all’impegno quotidiano di tutti i professionisti che operano nella struttura di Carpi”.

“Un ringraziamento al dottor Sansone, innanzi tutto, per l’impegno e la passione di 39 anni di servizio in Azienda. Questa nuova Risonanza magnetica – dichiara il Direttore Generale Altini – rappresenta un investimento importante per la comunità e un ulteriore passo nel percorso di crescita dell’Ospedale Ramazzini. È una tecnologia che unisce qualità diagnostica, sicurezza, sostenibilità e attenzione al comfort della persona, elementi che riteniamo fondamentali per offrire ogni giorno un’assistenza migliore. Sempre attenti all’innovazione e alla tecnologia in grado di generare valore aggiunto grazie alla professionalità degli operatori, continuiamo a lavorare per dotare i nostri servizi di strumenti moderni, capaci di supportare al meglio il lavoro dei professionisti e di rispondere ai bisogni dei cittadini. La presenza oggi delle istituzioni e dei professionisti testimonia un impegno condiviso nel costruire una sanità pubblica sempre più accessibile ed efficace. Il percorso del Patto per la salute del sistema nord modenese sta avanzando, con l’avvio a breve del Tavolo interdistrettuale: nei giorni scorsi è stata indirizzata ai Sindaci, per le ultime integrazioni, la bozza di accordo tra i distretti di Carpi e Mirandola per avviare il percorso permanente di discussione sulle funzioni e modalità di integrazione”.

Grande soddisfazione è stata espressa anche dal dottor Sansone, che il 22 dicembre raggiungerà il traguardo della pensione dopo 39 anni di servizio in Azienda. Nel 1986 l’inizio come assistente medico in Radiologia presso l’allora USL n.14 di Carpi, il passaggio a Sassuolo e, nel 2005, l’incarico di Responsabile della Struttura Semplice di Radiodiagnostica presso l’Ospedale Sant’Agostino di Modena. Nel 2011 viene nominato Direttore della Struttura complessa di Radiodiagnostica presso l’Ospedale di Pavullo, per poi fare ritorno, nel 2013, all’Ospedale di Carpi in qualità di Direttore della Struttura complessa di Radiologia.

È fonte di grande orgoglio personale poter inaugurare questa apparecchiatura prima del pensionamento – spiega il dottor Sansone –. Grazie alla collaborazione con i servizi di Fisica medica e Ingegneria clinica dell’Azienda, siamo riusciti a dotare il reparto di una Risonanza magnetica davvero di primissimo livello, che combina in un unico macchinario tante caratteristiche di grande utilità per i pazienti e per i professionisti. Un ringraziamento speciale ai tanti colleghi con cui ho lavorato in questi anni, che ricorderò sempre con grande emozione, nella certezza di aver lavorato insieme con impegno e dedizione con l’obiettivo di contribuire alla salute dei pazienti”.

Come funziona – L’apparecchiatura per Risonanza Magnetica è una tecnica di diagnostica per immagini che, grazie all’elevata percentuale di acqua nel corpo umano, si basa sull’applicazione di un campo magnetico statico che combinato a particolari sequenze temporali di impulsi elettromagnetici a radiofrequenza applicati all’intero corpo umano o a uno specifico distretto corporeo da esaminare o studiare, consente di leggerne la risposta contenente informazioni di carattere morfologico ma anche funzionale relativamente alle caratteristiche dei diversi tessuti corporei.

A differenza di altre tecniche radiologiche, la Risonanza Magnetica non si basa sull’impiego di radiazioni ionizzanti, risultando pertanto meno invasiva ed allo stesso tempo permettendo di ottenere ottime immagini tridimensionali dettagliate soprattutto nello studio dei tessuti molli.