L’Unione Comuni Modenesi Area Nord e il Comune di Mirandola, in coerenza con l’impegno costante dimostrato negli anni a favore delle persone fragili e dei nuclei più vulnerabili, si accingono ad introdurre per l’anno 2026, un nuovo sistema tariffario di compartecipazione ai costi di alcuni servizi sociali e socio-sanitari, che verrà sottoposto all’approvazione dei consigli unionale e comunale nei prossimi giorni
Il nuovo impianto riguarda i seguenti servizi:
- A) Servizio pasti a domicilio, quale supporto al Servizio di Assistenza Domiciliare;
- B) Servizi di media intensità (cosiddette microresidenze);
- C) Strutture residenziali e semiresidenziali per persone con disabilità.
La ridefinizione delle tariffe e dei livelli di compartecipazione è stata costruita con lo scopo di adeguarsi alla normativa nazionale in materia di ISEE (DPCM 159/2013) e alla programmazione territoriale, ponendo al centro equità, proporzionalità e sostenibilità, con particolare attenzione alla tutela delle persone più fragili.
Criteri di calcolo e compartecipazione
La novità più importante è l’applicazione universale dell’ISEE per l’accesso alle prestazioni sociali agevolate, che diviene il parametro di riferimento per la determinazione della tariffa a carico del cittadino. Questo con lo scopo di rendere partecipi i cittadini sulla base delle effettive possibilità economiche, sostenendo in particolare le fasce più deboli.
Per l’anno 2026:
- la soglia minima ISEE è fissata a 8.000 euro per il servizio pasti a domicilio e per i servizi di media intensità;
- per i servizi residenziali e semiresidenziali dedicati alle persone con disabilità, la soglia minima ISEE sociosanitario è fissata a 3.000 euro.
Le tariffe, quindi, sono calcolate in modo progressivo, aumentando in funzione della capacità economica del nucleo, fino al raggiungimento delle soglie massime previste, nel rispetto del principio di proporzionalità e della disponibilità economica dell’assistito.
Servizio pasti a domicilio: numeri, costi e sostegno pubblico
Particolare attenzione è riservata al servizio pasti a domicilio, strumento fondamentale di supporto al mantenimento delle persone fragili nel proprio contesto di vita.
Nel corso di un anno vengono erogati circa 60.000 pasti a domicilio, a conferma dell’importanza e della capillarità del servizio sul territorio del Distretto dell’Area Nord della Provincia di Modena.
Il costo effettivo di produzione e consegna a domicilio di ciascun pasto è pari a circa 15€. Grazie al sistema di compartecipazione basato sull’ISEE, il costo base sostenuto dal cittadino si attesta a 6,50€ fino a un massimo di 9€, mentre la quota restante resta a carico dei comuni. Grazie alla nuova introduzione delle fasce di ISEE quindi cittadini in maggiore difficoltà economica usufruiranno della tariffa più agevolata
Una scelta che consente di garantire un servizio continuativo, di qualità e accessibile, riducendo l’impatto economico sulle persone indigenti, non autosufficienti e sugli anziani.
Assorbimento degli aumenti regionali per i servizi residenziali per persone con disabilità
Nell’ambito dei servizi residenziali per persone con disabilità, il Comune di Mirandola e l’Unione hanno scelto di farsi integralmente carico dal 1 gennaio 2024 fino al 31 dicembre 2025 degli aumenti di costo introdotti dalla Regione Emilia-Romagna, evitando che tali incrementi ricadessero sulle persone fragili e sulle loro famiglie.
Questa decisione, assunta in un contesto di generale aumento dei costi di gestione, conferma la volontà delle Amministrazioni del Distretto di tutelare l’accessibilità ai servizi e la continuità dei progetti di vita, investendo risorse proprie a sostegno del welfare locale, consentendo nel biennio l’organizzazione dei nuclei così da poter fare fronte a tale aumento.
Gradualità e fase transitoria
Il nuovo sistema tariffario per le Strutture residenziali e semiresidenziali per persone con disabilità sarà applicato attraverso una ulteriore ed importante fase transitoria, pensata per accompagnare i cittadini già inseriti nei servizi:
- in caso di aumento della compartecipazione rispetto alle tariffe attuali, l’adeguamento sarà graduale, con incrementi contenuti e scaglionati nel tempo;
- in caso invece di riduzione della tariffa, evenienza possibile grazie all’introduzione puntuale del calcolo dell’ISEE, il beneficio sarà applicato immediatamente;
- per i nuovi inserimenti, il nuovo sistema si applicherà al momento dell’ammissione al servizio.
L’applicazione delle nuove tariffe decorre dal 1° maggio 2026, con una modulazione semestrale degli eventuali adeguamenti.
Un modello fondato sulla personalizzazione e sulla presa in carico
È stato reso centrale il principio della valutazione personalizzata, anche per i Servizi di media intensità (microresidenze) legando questo nuovo metodo di calcolo delle tariffe in modo indissolubile e puntuale alla condizione economica certificata dallo strumento dell’ISEE.
Alberto Calciolari Sindaco e Assessore al Welfare UCMAN dichiara: “Grazie al lavoro condotto congiuntamente dagli assessori del distretto e dai funzionari degli uffici dei servizi socio sanitari si è fissato un primo punto in un percorso che ha che ha l’obiettivo di coniugare la sostenibilità da parte delle amministrazioni con l’equità mediante l’introduzione generalizzata dello strumento dell’ISEE. Come amministrazioni del territorio monitoreremo l’andamento delle nuove tariffe nella fase della loro prima applicazione in stretta collaborazione con i servizi.”
«Con il nuovo sistema di compartecipazione ai servizi per il 2026 – dichiara l’Assessore alle Politiche Sociali Lisa Secchia – si conferma una scelta chiara: tutelare le persone più fragili e garantire equità e gradualità nell’accesso ai servizi, senza scaricare sulle famiglie con maggiori necessità economiche un ulteriore peso e contemporaneamente mantenere lo stesso livello quali\quantitativo dei servizi» «Anche sul servizio pasti a domicilio – conclude l’Assessore Secchia – continuiamo a investire risorse importanti: a fronte di un costo reale di circa 15 euro a pasto, la quota a carico del cittadino resta contenuta, a conferma di un welfare vicino alle persone e attento ai bisogni reali della comunità».
Con questo intervento, l’Unione Comuni Modenesi Area Nord e il Comune di Mirandola confermano un modello di welfare locale attento, responsabile e inclusivo, capace di coniugare sostenibilità economica e tutela sociale, continuando a investire risorse proprie per proteggere le persone più fragili della comunità.




