Per la prima volta nella storia del cinema italiano, un cortometraggio di animazione entra nella shortlist a 15 degli Academy Awards®, e lo fa con la firma dell’Emilia-Romagna.
Si tratta di “Playing God” cortometraggio di nove minuti in stop motion del regista bolognese Matteo Burani, anche artista e scultore, tra i fondatori con Arianna Gheller – che ha curato da sola tutta l’animazione del film – di Studio Croma, e realizzato a Bologna. Selezionato nella categoria Best Animated Short Film, è il corto che porta l’Italia a competere con altri 14 titoli scelti dai membri dell’Academy.
Un risultato storico, che premia un progetto indipendente e low-budget, sostenuto con un contributo regionale di 20.000 euro per un costo totale di poco meno di 56.000 euro, e cresciuto grazie a un lungo e articolato percorso artistico e produttivo durato sette anni che ha visto il coinvolgimento di partner francesi e il sostegno di importanti istituzioni culturali europee, mantenendo però un forte radicamento territoriale.
“Un successo che nasce in Emilia-Romagna e che ci riempie di orgoglio- dichiara l’assessora alla Cultura, Gessica Allegni-. In Emilia-Romagna il cinema d’animazione sta vivendo un periodo di grande fermento e vivacità, e l’obiettivo straordinario già raggiunto da Studio Croma lo attesta e lo rilancia. Playing God è il risultato di un lavoro lungo, appassionato e intenso di un gruppo di giovani che stanno seguendo un sogno di arte, tecnica ed emozione. Siamo molto felici e orgogliosi di essere al loro fianco, con le risorse per la produzione dell’opera ed il supporto a questo percorso di eccellenza, che sa dare la nostra Film Commission”.
Il cortometraggio racconta di uno scultore ossessionato dall’idea della perfezione, che finisce per abbandonare tutte le sue creature poiché imperfette. Le sculture d’argilla prendono vita nell’oscurità del suo laboratorio, nel disperato tentativo di raggiungere il loro creatore. Una riflessione sulla fragilità umana, sull’emarginazione e sul bisogno di appartenenza: racconta di come il rifiuto e il giudizio possano condizionare ogni individuo, ma anche di come l’unione e la resilienza possano trasformare uno stato di marginalità in forza e in senso di comunità- sottolineano gli autori.
Dopo la première mondiale alla Settimana Internazionale della Critica della Mostra del Cinema di Venezia, dove è stato accolto con grande attenzione critica, “Playing God” ha intrapreso un percorso festivaliero straordinario: 180 selezioni ufficiali e 92 premi internazionali, tra cui il Grand Prix per il Miglior cortometraggio d’animazione in due festival Oscar®-qualifying – Tribeca e Animayo – e il Nastro d’Argento, conferito dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani.
In attesa dell’annuncio ufficiale dei cinque finalisti, previsto per il 22 gennaio, e della cerimonia degli Academy Awards® del 15 marzo a Los Angeles, “Playing God” rappresenta già una pagina fondamentale per l’animazione italiana.



