La sindaca di Albinea ha firmato un’ordinanza che vieta l’impiego delle piccole mongolfiere alimentate da fiamma (lanterne cinesi volanti) in tutto il territorio comunale esteso a qualsiasi contesto, con particolare riferimento allo svolgimento di intrattenimenti, spettacoli e feste in generale e, nell’ambito di tali contesti, ne ha vietata anche la detenzione a scopo di utilizzo. Il divieto sarà valido dal 23 dicembre 2025 fino all’8 gennaio 2026.

La necessità di impedire il lancio delle lanterne cinesi nel periodo indicato e in generale di sconsigliarne sempre l’utilizzo deriva dal fatto che le stesse, una volta accese e lasciate andare in cielo, siano ingovernabili e possano raggiungere facilmente aree verdi pubbliche o private, abitazioni, strutture ricettive e locali pubblici dove, anche in considerazione del periodo delle festività, possono essere presenti ospiti, residenti e clienti la cui incolumità può essere posta a serio rischio e pericolo dal divampare di incendi.

Non ultimo va considerato il fatto che questi strumenti possono arrecare problemi seri alle coltivazioni delle nostre eccellenze enogastronomiche e alle aziende agricole danneggiando fienili, serre, allevamenti, reti antigrandine, silos degli allevamenti zootecnici e colture di piccoli frutti.

L’ordinanza prevede che la violazione della stessa comporterà l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo di 100 a un massimo di 500 euro.

In previsione di Capodanno è stata inoltre firmata l’ordinanza anti botti, che ne vieta l’uso per la tutela delle persone e degli animali e che varrà dalle ore 17 del 31 dicembre fino alle ore 24 dell’1 gennaio 2026. Nel territorio del Comune di Albinea sarà quindi vietata l’accensione e il lancio di fuochi artificiali, lo sparo di petardi, lo scoppio di mortaretti, di razzi e di altri artifizi pirotecnici in piazze, parchi pubblici, strade e parcheggi, così come in tutti i luoghi aperti dove transitino o siano presenti persone. Inoltre i cittadini, che usino questi materiali in aree private, sono invitati a mettere in atto tutte le azioni idonee a prevenire eventuali situazioni di pericolo a persone e animali. Anche in questo caso le violazioni all’ordinanza, salvo che il fatto non costituisca reato, saranno soggette all’applicazione della sanzione amministrativa da 100 a 500 euro.