Nell’ambito dei servizi di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti svolti dalla Polizia di Stato sul territorio reggiano, nei giorni scorsi gli investigatori della Squadra Mobile hanno scoperto un nuovo market della droga in città, precisamente in zona Canalina.
L’operazione ha avuto origine quando gli agenti della Polizia di Stato hanno notato un movimento sospetto tra due uomini, uno dei quali a bordo di un’autovettura, tale da far ipotizzare una possibile cessione di sostanza stupefacente.
Avvicinatisi per un controllo, i poliziotti hanno riconosciuto uno dei due soggetti, persona già nota alle forze dell’ordine per precedenti specifici in materia di spaccio. Alla vista degli operatori, l’uomo, cittadino italiano residente a Reggio Emilia, si è dato alla fuga. L’altro soggetto, di nazionalità albanese, è stato invece immediatamente fermato e sottoposto a perquisizione personale, all’esito della quale è stato trovato in possesso di tre panetti di hashish, per un totale di circa 30 grammi, e di un coltello.
Dagli accertamenti successivi è emerso che il soggetto fuggito risiedeva nelle immediate vicinanze del luogo del controllo. La Polizia di Stato ha quindi proceduto a una perquisizione domiciliare presso la sua abitazione, all’interno della quale sono stati rinvenuti documenti ed effetti personali riconducibili all’uomo, circa 200 grammi complessivi di sostanze stupefacenti, tra cocaina e hashish, ed oltre 26.000 euro in contanti, nonché bilancini di precisione e materiale vario per il confezionamento della droga.
Il soggetto datosi alla fuga è stato poi rintracciato poco dopo e, così come l’uomo trovato in possesso della sostanza stupefacente, è stato deferito in stato di libertà per l’ipotesi di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel corso delle operazioni di perquisizione dell’abitazione, si è inoltre presentata una donna che ha dichiarato di abitare nell’appartamento. Tale affermazione non è stata ritenuta attendibile dagli investigatori, i quali non hanno rinvenuto all’interno dell’abitazione effetti personali riconducibili né alla donna né al figlio minore con lei convivente. Sono state inoltre trovate ricevute di pagamento del canone di locazione intestate all’uomo che si era sottratto al controllo. Alla luce di quanto emerso, la donna è stata denunciata per il reato di favoreggiamento personale.




