Il costante aumento degli stranieri in Italia, si accompagna alla crescita dei reati commessi. In Italia, secondo una ricerca dell’ Ufficio Studi di Unioncamere Emilia-Romagna sugli ultimi dati Istat riferiti al 2001, è stata avviata l’azione penale a carico di 89.390 persone di cittadinanza straniera.

Nel 1993 eravamo poco oltre le 31.000 unità. Nello stesso arco di tempo, il rapporto tra stranieri denunciati e rispettiva popolazione è cresciuto dal 5,4 al 6,1 per cento. Per una migliore comprensione del fenomeno occorre tenere conto che il confronto viene effettuato sulla popolazione straniera regolare. Se dovessimo considerare anche i clandestini, ci troveremmo di fronte a percentuali probabilmente più contenute. Il rapporto tra gli stranieri denunciati per paese nel 2001 e la rispettiva popolazione residente a all’inizio dello stesso anno può assumere proporzioni abbastanza ampie nel caso che la consistenza dei residenti sia contenuta.

Secondo l’elaborazione di Unioncamere Emilia-Romagna, lo stato che annovera il più elevato rapporto tra persone denunciate e popolazione residente è Papua Nuova Guinea, con una percentuale del 38,5 per cento, scaturita da 5 persone denunciate su 13 residenti. Al secondo posto troviamo l’ Algeria con il 37,8 per cento, ma in questo caso la percentuale scaturisce da numeri molto più elevati, rappresentati da 4.917 persone denunciate su 12.991 residenti. Il terzo posto è occupato dalla Liberia (36,3 per cento), che registra 78 denunciati su 215 residenti. Primo stato europeo, è la Moldavia con il 26,5 per cento, frutto del rapporto tra 583 persone denunciate e 2.204 residenti. Al quinto posto troviamo gli Emirati Arabi Uniti (25,0 per cento), ma come nel caso di Papua Nuova Guinea la percentuale scaturisce da numeri molto contenuti rappresentati da 4 persone denunciate su appena 16 residenti.