Una potentissima sostanza anticoagulante, che potrebbe rivoluzionare la lotta contro la
trombosi, è stata scoperta nelle pelle di tonno da una ricercatrice brasiliana dell’Università di San Paolo.


Una molecola nella pelle del pesce, secondo lo studio di Elaine Cristina Baù, è capace di bloccare la formazione di coaguli nel sangue, senza però causare emorragie, come è il caso dell’eparina, la sostanza attualmente più usata nella
prevenzione della trombosi. Per di più, la pelle del tonno, non avendo finora nessuna utilità pratica, è buttata via come scarto: sarebbe quindi una fonte a bassissimo costo per un nuovo ritrovato contro la trombosi.

La scoperta, come spesso avviene nella scienza, è avvenuta quasi per caso. Baù stava preparando la sua tesi di dottorato
sotto la guida di Carl Dietrich, lo scopritore dell’eparina.
Cercando fonti naturali di eparina, la ricercatrice paulista ha scoperto nella pelle del tonno il ‘dermatam solfato’, uno zucchero presente nei tessuti di alcuni animali, che ha rivelato
qualità anticoagulanti molto superiori all’eparina stessa, perchè inibisce la formazione della trombina, responsabile per i coaguli nel sangue, senza legarsi ai tessuti, e quindi senza creare il rischio di emorragie.

Adesso l’Università di San Paolo finanzierà una nuova ricerca, guidata dalla Baù, per creare un farmaco al dermatam da mettere in commercio.