Tra i tanti automobilisti indisciplinati meritano la palma dei meno simpatici perché mettono a nudo scarso senso civico. Sono coloro che, ignorando i cartelli segnalatori e le strisce gialle sull’asfalto, parcheggiano l’auto negli spazi riservati ai disabili.
Un malcostume che anche a Modena ha un numero considerevole di “adepti”. I dati forniti dal comando della Polizia municipale sulle sanzioni elevate dagli operatori sulle strade per questo tipo di infrazione sono preoccupanti. Nel 2002 i verbali sono stati 3354, mentre fino al 13 agosto di quest’anno sono stati 2086. Dopo quella data sono stati “pizzicati” altri 664 automobilisti che, oltre alla sanzione economica, si ritroveranno due punti in meno sulla patente di guida.
Non vanno poi dimenticati i “furbi” che cercano di utilizzare contrassegni per disabili contraffatti o in modo improprio. Lo scorso anno sono stati 133 gli automobilisti che li hanno contraffatti e 34 quelli che li hanno usati in modo improprio. Nel 2003 sono stati 47 i “fotocopiatori” già individuati. C’è chi al posto della fotocopia utilizza sistemi più avanzati e quindi si affida allo scanner per creare copie molto simili all’originale. Almeno in tre casi il documento è stato utilizzato nonostante la morte dell’intestatario. Dieci quelli che l’hanno utilizzato in modo improprio, cioè per accedere al centro storico o per parcheggiare più facilmente davanti a qualche supermercato. Per dieci persone, quattro per utilizzo di documenti falsi e sei per uso di documento sottratto, sono state accertate violazioni penali.
“Il nostro impegno per contrastare queste infrazioni al Codice della Strada che sono anche un segno inequivocabile di scarsa sensibilità verso il prossimo- commenta Fabio Leonelli comandante la Polizia Municipale di Modena – proseguirà incessantemente anche in futuro. Le associazioni che raggruppano gli invalidi, conclude Leonelli, apprezzano il nostro lavoro di contrasto per l’utilizzo indebito degli spazi riservati ai disabili e la caccia ai falsificatori, atto che comporta conseguenze penali”.