Catturati due componenti della “banda del gas esplosivo” che opera tra Emilia, Lombardia e Piemonte: gli scassinatori si stavano apprestando la scorsa notte a far saltare per aria l’ennesimo bancomat, con acetilene idrogeno e telecomando, ma i carabinieri sono riusciti a bloccarli.

E’ accaduto intorno alle 3 ad Alseno, fra la provincia di Piacenza e quella di Parma. Due gli arrestati, appunto, altri quattro o cinque sono riusciti a fuggire di corsa per i campi. Il doppio arresto è stato compiuto dai carabinieri di Monticelli d’Ongina e Fiorenzuola. A finire in manette: Giorgio Ferroni, 53 anni, di Porto Tolle in provincia di Rovigo, e Pancrazio Marangon, 41, di Ferrara.

Uno dei due è sospettato di essere il cervello della banda che nel giro di una dozzina di mesi ha fatto scoppiare bancomat in numerose città italiane, almeno tre casi a Piacenza e tre a Cremona. I due sono inoltre sospettati di aver fatto scoppiare bancomat nell’hinterland di Milano, Bologna, Lodi, Asti, Cuneo, Parma, Reggio Emilia e Modena. I carabinieri di Monticelli e Fiorenzuola avevano incominciato ad effettuare accertamenti sulla banda lo scorso anno dopo l’esplosione della cassa continua del Bennet di Castelvetro.