Leggo oggi le osservazioni di Davide Baruffi, coordinatore provinciale del PD, e rimango un po’ stupito da come mescola i piani storici, e gli argomenti. Se avesse letto con attenzione gli argomenti del convegno di Palazzo Europa, avrebbe notato come gli accadimenti presentati dai relatori mostravano come di frequente certi comportamenti in Emilia Romagna sono stati oggetto di conclamato “doppiopesismo”. Come di fronte a finanziamenti di dubbia natura, per certi leader politici si è inventato il teorema: “non poteva non sapere” mentre per altri si è accantonato.

Con conseguente archiviazione dei processi.

Questo è il punto: spostare l’attenzione su altri accadimenti di questi giorni, senza dare spiegazioni su quanto invece è ormai storia, caro Baruffi, è una tecnica antica: ma rimaniamo sul punto. Ci spieghi perché attorno ai diversi casi esposti sabato mattina ritiene che non ci sia malaffare, ci dica perché spendere 200.000 euro per il telo della Ghirlandina senza passare dal Consiglio Comunale è corretto, e anzi magari una buona pratica.

Quando avrà risposto puntualmente alle obiezioni, chiarendoci le idee, allora, discuteremo anche degli altri casi. Di fronte ad un’accusa rispondere: guarda in casa tua, non chiarisce le idee agli elettori. Lascia solo la sensazione fosca che tutti siano uguali.

(Avv. Gian Paolo Lenzini, Vice coordinatore regionale – PDL)