Martedì 18 Maggio, in sala Biasin – via Rocca a Sassuolo, Nadia Sighinolfi presenta il suo libro: “Il mare come vita – Itinerario poetico a cura di Nadia Sighinolfi”. Conduce R. Borghi, dialoga con l’autrice F. Genitoni. Frammenti musicali di Lucio Stefani e Guido Pelati.
I Greci avevano diversi termini per indicare il mare. Tra questi pontos, che equipara il mare a un cammino e da cui deriva ponte, con il valore di passaggio, luogo di attraversamento.
Da sempre il mare è un tema letterario dotato di una specifica funzione poetica e di un suggestivo potere evocativo, che nel corso dei secoli ha assunto diverse connotazioni e valenze. Simbolo delle passioni e del desiderio umano, ne sono usciti numerosi miti e un’infinita gamma di racconti, immagini, metafore.
Tutto questo conosce molto bene e molto meglio Nadia Sighinolfi, di formazione classica che in questo volume,
Il mare come la vita, ha voluto fondere la sua passione per la poesia con quella per il mare.
Creando un suo pontos, un percorso/ponte poetico ed emotivo, che corre sopra e sotto il mare che – come si è accennato – è sinonimo di viaggio, oltre che di vita.
Il viaggio di Nadia Sighinolfi si apre con poesie note e meno note di grandi poeti quali Umberto Saba, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Salvatore Quasimodo, Tagore.
Con una nota di speranza e di fede, oltre che di amore, Nadia Sighinolfi chiude il suo viaggio sul mare della vita per aprire – in punta di penna e di voce – un’Appendice di “Rime non rime” intitolata “Il mio mare”. Mare suo sia perché porta a riva le emozioni che la distesa marina suscita in lei, sia perché è il mare spagnolodall’autrice molto amato.
Il mare porta a riva, con ondate di versi brevi e trasparenti, paesaggi, colori e anche parole di Spagna. Ma soprattutto luci, miraggi e abbagli, stupori e nostalgie, lacrime e risa, nebbie e pure aliti di fate e streghe, un sotteso senso di solitudine ma anche incontri con le memorie famigliari e in particolare del padre e della madre «che mi ha insegnato il mare». E porta a riva (oltre a bottiglie di vino con brani letterari riportati sull’etichetta…) anche la memoria e la frequentazione di quella poesia greca classica ben rappresentata nel viaggio sul mare che il libro ha percorso in precedenza.
Nadia Sighinolfi nata a castelfranco Emilia, dall’eta’ di due anni e’ vissuta a Nonantola. Frequenta il liceo classico “L.A. Muratori” di Modena, laureatasi in lettere classiche presso l’universita’ di BO, seguendo il marito si e’ poi trasferita a Sassuolo. Dopo aver insegnato in diversi ordini di scuole medie inferiori e superiori, ha insegnato per diciassette anni presso il liceo scientifico “A F. Formiggini” di Sassuolo, citta’ nella quale tutt’ora vive. Cofondatrice nel 1996 dell’associazione culturale UTE-FORUM, ne e’ stata presidente per il primo triennio. Tiene conferenze di argomento letterario e coltiva la sua passione per la poesia. Sue poesie sono state pubblicate nel 1999 e 2000 nelle antologie “Di versi in versi” e “Di testa e di cuore” BV& editrice.