Una magrebina sui 30 anni del Cie di Bologna, si sarebbe cucita le labbra con ago e filo per protesta contro il rigetto della richiesta di asilo politico. La cucitura consiste comunque in qualche punto e la donna è in grado di parlare e di bere. Ieri è stata trasportata all’ ospedale Sant’Orsola ma, dato che è stata dichiarata capace di intendere e di volere e ha continuato a rifiutare le cure, i medici non hanno potuto toglierle il filo dalle labbra. La donna, che è tornata al Centro di identificazione, rifiuta ogni cura fino a quando non riuscirà a parlare con il magistrato.