“La stagione estiva rovinata dai lavori? Non è un problema perché le attività commerciali potranno rifarsi con quella invernale. Risarcimenti? Alle attività danneggiate non spetta alcun risarcimento perché i lavori erano urgenti e sulla reale entità dei danni i commercianti hanno pareri discordanti.

Questa, in sintesi, la risposta dell’Assessore regionale alla mobilità Peri alla seconda interrogazione che ho presentato sui danni provocati dall’allungamento da 3 a 4 mesi dei lavori sulla strada provinciale di grande comunicazione 324 e per chiedere adeguati risarcimenti per i disagi subiti dalle imprese commerciali ed imprenditoriali nei comuni di Riolunato e Pievepelago, in provincia di Modena. Questa è un’autentica ed offensiva presa in giro nei confronti delle tante attività della zona penalizzate per l’intera stagione estiva, fino al 7 ottobre, dalla chiusura totale per lavori della strada”.

Lo ha affermato il Consigliere regionale del PDL Andrea Leoni commentando la risposta dell’Assessore regionale alla mobilità Alfredo Peri, all’interrogazione presentata nei mesi scorsi per chiedere misure di indennizzo alle attività economiche e commerciali colpite dal blocco, da giugno a ottobre, della strada provinciale 324.

“E’ evidente che l’Assessore Peri è totalmente disinteressato ai danni e ai disagi che chi vive e lavora nella zona ha dovuto subire a causa dei lavori. E’ inaccettabile la spiegazione secondo cui visto che cantieri erano necessari ed urgenti, gli indennizzi non sono previsti. Per noi è il contrario: anche gli indennizzi dovevano essere altrettanto urgenti. Già a settembre le organizzazioni economiche parlavano di un calo di fatturato e presenze, nelle attività commerciali della zona, del 30%. Oggi Peri ha la faccia tosta di venirci a dire che la Provincia ha svolto una ricerca tra i commercianti dalla quale emergerebbero non meglio specificati pareri discordanti. Tradotto: i commercianti non si mettono d’accordo quindi non gli spetta nulla di nulla. E questo è il modo con cui la Regione si occupa dell’appennino e del suo sviluppo? Questa è una risposta desolante che ci indigna, come politici e come cittadini. E’ chiaro come la Regione continui a vedere il territorio montano come un fastidioso peso e non come un’opportunità”.