Esiste una radice comune nei comportamenti di piante, animali, uomini e, infine, robot? E’ questa la controversa ed intrigante domanda di base che si porranno i ricercatori attesi nelle giornate di giovedì 18 e venerdì 19 novembre a Modena, ospiti del convegno internazionale “Evolution in communication and neural processing from first organism and plants to man and beyond” (GECO 2010), organizzato dall’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, con il patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena ed il contributo, tra gli altri, di Warrant Group di Correggio.

Organizzato dalla cattedra in Fisiologia Vegetale e condotto dalla dott.ssa Laura Arru, docente della Facoltà di Agraria dell’Ateneo modenese-reggiano, l’appuntamento sarà ospitato presso l’Aula Magna del Palazzo del Rettorato (via Università, 4) a partire dalle ore 14.00 nella prima giornata e dalle ore 9.00 la seconda.

L’aspetto più innovativo di questo incontro, che segue canoni organizzativi insoliti per il nostro Paese, è che riunirà e farà discutere, attorno ad un unico tema, discipline molto diverse tra loro che spesso vengono considerate addirittura agli antipodi, le une dalle altre, per poter dialogare: la Fisiologia Vegetale, l’Etologia, l’Entomologia, la Medicina, la Fisica, l’Ingegneria.

Dalle piante, agli animali, all’uomo, passando attraverso gli insetti sociali, fino alle nuove frontiere dell’intelligenza artificiale, il convegno vuole mettere in luce dinamiche che accomunano comportamento e comunicazione in organismi affatto diversi fra loro (viventi e non), prendendo in prestito, talvolta con un po’ di azzardo, terminologie dai più disparati settori scientifici.

<Famosissimi Fisiologi Vegetali e Umani, Etologi, Entomologi, Medici, Fisici, Ingegneri – ha dichiarato la dott.ssa Laura Arru – verranno per raccontare il loro modo di interpretare alcune domande che ognuno di noi almeno una volta nella vita si è posto: “le piante pensano?” – “qual è la definizione di organismo intelligente?” – “Cos’è l’intelligenza artificiale?”. Questo convegno è un tentativo di riunire diversi settori per mostrare che esistono più punti in comune che differenze tra queste discipline, e che la parola “intelligenza” può assumere diversi significati. Le piante non sopravvivono semplicemente: esse possiedono sensi ed una capacità percettiva addirittura molto più sofisticata degli animali, rivelando un comportamento talmente bello e complesso che può essere solo definito ‘intelligente’>.

Diverse sessioni vedranno protagonisti relatori d’eccezione provenienti da tutta Europa. Il programma (scaricabile anche alla pagina www.geco.unimore.it) approfondirà i seguenti argomenti:

Percezione, elaborazione e comunicazione nelle piante

Frantisek Baluska – -co-founder Society Plant Neurobiology, Università di Bonn, Peter Barlow – Università di Bristol, Stefano Mancuso – Laboratorio Internazionale Neurobiologia Vegetale, Università di Firenze, Anthony Trewavas – Università di Edimburgo

Cognizione animale e comportamento sociale collettivo

Giorgio Vallortigara – direttore associato del Centre for Mind/Brain Sciences, Università di Trento, Andrea Cavagna – Institute for Complex Systems – CNR, e Università Roma “La Sapienza”, Giorgio Celli – Università di Bologna

Mente, cervello e reti neurali

Fortunato Tito Arecchi – INOA – CNR, Luigi Francesco Agnati – IRCCS Lido VE, e Karolinska Institutet, Stoccolma, Pierfrancessco Ferrari – Università di Parma

Robot bio-inspired ed intelligenza artificiale

Torbjorn Dahl – Direttore del Centro di ricerca di robotica cognitiva Università del Galles, Newport

Nel pomeriggio di venerdì 19 novembre a partire dalle ore 14.30 si terrà una sessione con presentazioni orali e una tavola rotonda finale coordinata da Dello Iacovo, giornalista dell’inserto Nòva del Sole 24 ore.

Laura Arru. Si laurea in Scienze Biologiche presso l’Università di Parma, dove si appassiona di Antropologia e svolge una tesi in Demografia Storica. Dopo diverse esperienze tra Piacenza, Milano, Modena e Parma, ed una Specializzazione in Genetica Applicata, approda all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, dove avvia un Laboratorio di Biologia Molecolare per lo sviluppo di linee attinenti la Fisiologia Vegetale. Come unico rappresentante di Fisiologia Vegetale dell’Ateneo modenese- reggiano direziona le sue ricerche verso i temi di neurobiologia vegetale. In particolare con il suo gruppo di ricerca si occupa di studi sulla presenza e sul ruolo di molecole neurotrasmettitore-like nella piante, di come queste intervengano nella fisiologia della pianta stessa, e delle relazioni che intercorrono tra esse e le altre molecole vegetali. Parallelamente segue studi sull’elaborazione del segnale all’interno della pianta, sulla reazione dalla pianta a stimoli esterni, e quindi su come il segnale viaggi da un organo all’altro. Inoltre nel suo laboratorio vengono analizzate le relazioni che intercorrono tra stress abiotici (fisici, chimici o elettromagnetici) e produzione di molecole per la comunicazione con altre piante. Attualmente collabora con il LINV (Laboratorio Internazionale Neurobiologia Vegetale), con il Dipartimento di Genetica – Antropologia – Evoluzione dell’Università di Parma e con il Laboratorio di Palinologia e Paleobotanica del Dipartimento di Biologia dello stesso Ateneo.