“552 pazienti in lista e un’attesa di più di due anni per sottoporsi ad un intervento ai turbinati, per ripristinare la corretta funzionalità delle vie nasali. 2000 o 3000 euro il prezzo da pagare se si vuole ridurre l’attesa a tre mesi ed effettuare l’operazione in regime di intra-moenia”.
Sono alcuni dati forniti alcuni giorni fa, dalla risposta dell’Assessore regionale alla sanità Carlo Lusenti, all’interrogazione presentata dal Consigliere regionale del Popolo della Libertà, Andrea Leoni, riferita al caso di un uomo di 35 anni che aveva denunciato di attendere da più di due anni di essere sottoposto ad un intervento alle vie nasali che gli era stato consigliato al termine di una visita all’interno del Policlinico di Modena.
“La beffa – riferisce il Consigliere regionale Leoni – è che al tempo in cui denunciai l’accaduto il Direttore generale del Policlinico di Modena aveva giudicato scandalosa, in linea di principio, un attesa di due anni, giustificando tale ritardo con l’impossibilità di fare di più in termini di sale operatorie, personale e assistenza. Oggi scopriamo che, allo scandalo giudicato tale anche dal Direttore generale del Policlinico, non solo non è stato posto rimedio ma è dichiaratamente diventato prassi. Con l’aggravante che ad esso non viene proposta alcuna alternativa concreta se non spendendo dai 2 ai 3000 euro per sottoporsi alla stessa operazione a pagamento, con gli stessi medici, all’interno del Policlinico. Una soluzione che fino ad ora, per evidenti ragioni di costo, sarebbe stata scelta soltanto dal 3,7% delle persone in lista. Questo non si può più chiamare servizio pubblico. Le altre possibilità prospettate dalla Direzione sanitaria del Policlinico per ridurre i tempi di attesa, e riportate nella risposta dell’assessore Lusenti, sono l’attivazione di altre sedute di sala operatoria per trattare un maggiore numero di casi e non meglio definite sinergie con altre strutture di otorinolaringoiatria della provincia di Modena. Soluzioni che, stando ai tempi di attesa ancora confermati in oltre due anni, fino ad ora non hanno evidentemente portato ai risultati auspicati”.