Una donna di 30 anni, originaria di
Napoli e residente a Castelfranco Emilia, è stata
ricoverata ieri verso mezzogiorno in condizioni preoccupanti al
reparto malattie infettive del Policlinico di Modena per un
sospetto caso di botulino, e altre tre persone sono state
ricoverate per lo stesso motivo, ma non risultano gravi.
La donna aveva mangiato cime di rapa sott’olio da una
confezione acquistata nei giorni scorsi in un negozio
specializzato in prodotti campani a Castelfranco. Le sue
condizioni vengono giudicate serie. Anche altre tre persone
(compresi il marito della donna, 33 anni, e un amico di 27) si
sono rivolte ai medici, nel primo pomeriggio, e sono stati pure
ricoverati: tutti avevano mangiato lo stesso prodotto, anche se
le loro condizioni appaiono meno gravi.
La donna aveva mangiato l’altro ieri a pranzo le cime di rapa
sott’olio e ha cominciato a sentirsi male qualche ora dopo:
quando si è presentata in ospedale, oggi, presentava chiari
sintomi di intossicazione (pupilla dilatata e respiro faticoso).
I medici sono subito intervenuti con una cura intensiva, ma la
prognosi è riservata.
I Carabinieri hanno accertato che tutti gli intossicati
avevano mangiato lo stesso prodotto, “recante l’etichetta –
precisa anche l’Ausl – ‘Sapore di terrenostre-cime di
rapa-prodotto in Italia da Amalia Zagaria’ “, ditta di
Casapenna (Caserta): il prodotto (in barattolo di vetro da un
chilo, peso netto 750 grammi) risulta confezionato il 31 maggio
2004, con scadenza 31 maggio 2005. I Carabinieri hanno
sequestrato cautelativamente le confezioni sospette e quelle non
ancora vendute nel negozio di alimentari di Castelfranco, in
attesa delle analisi di laboratorio. Tuttavia, riferiscono i
Carabinieri, il prodotto è stato venduto in gran quantità
nelle scorse settimane e chi avesse qualche confezione in casa
é invitato a non farne uso.
Anche l’Ausl di Modena ha diffuso lo stesso invito
cautelativo: il prodotto non va utilizzato, neppure cotto, fino
a quando non sarà disponibile l’esito degli accertamenti di
laboratorio. Il Ministero della Salute ha disposto il sequestro
di tutte le confezioni del lotto interessato per permettere le
relative determinazioni di laboratorio.