Il Museo Enzo Ferrari, disegnato dallo studio londinese Future Systems, oltre ad essere un’opera di grande pregio architettonico, che diventerà un’icona per la città di Modena, sarà un complesso museale ad alto risparmio energetico ed elevata sostenibilità ambientale, poiché progettato su principi di bioclimatica e realizzato con materiali e soluzioni tecnologiche ed impiantistiche all’avanguardia. “Il nuovo Museo risparmierà il 50% di energia rispetto ad un comune edificio, dice Adriana Zini Direttore della Fondazione Casa natale di Enzo Ferrari, con una riduzione di CO2 in atmosfera stimata sull’ordine dei 35.000 kg l’anno”. In particolare è previsto l’utilizzo di un impianto di geotermia con applicazione di sonde di tipo verticale che andrà ad alimentare i sistemi radianti a pavimento di climatizzazione. L’acqua calda sanitaria sarà prodotta con pannelli solari termici, nascosti nell’area verde a ridosso della copertura; Le scelte impiantistiche mirano infatti al raggiungimento del “risparmio energetico”, inteso non solo sotto il semplice e più immediato profilo tecnico economico ma anche come contributo al miglioramento ambientale. La nuova galleria è stata progettata in modo da permettere una ventilazione notturna estiva per smaltire l’accumulo indesiderato di energia termica nell’edificio. Infine, un ottimale controllo dei flussi d’aria negli edifici che presenteranno velocità dell’aria molto basse, praticamente inavvertibili dai fruitori, una particolare attenzione alle problematiche del controllo acustico dei sistemi tecnologici, la totale integrazione dei sistemi di security, safety e automation, che semplificherà fortemente la manutenzione degli edifici, completano il quadro delle principali scelte impiantistiche che ambiscono a fare di questo edificio un concentrato delle più moderne tecnologie, per il rispetto dell’ambiente ed ilbenessere dei futuri visitatori. Per queste sue caratteristiche il progetto è stato proposto a dicembre come “case history” nell’ambito di un programma europeo di ricerca sull’ information technology, che ha l’obiettivo di simulare e verificare il comportamento energetico degli edifici “intelligenti”. Team leader del progetto è la società Politecnica, che ha curato la progettazione ingegneristica del complesso museale e la direzione lavori. “Riteniamo giusto, dice Mauro Tedeschini, Presidente della Fondazione, che il Museo dedicato ad un grande innovatore qual era Enzo Ferrari, oltre ad avere un design suggestivo, rappresenti una sfida tecnologica con positive ricadute in termini di risparmio energetico”.

Il cantiere procede secondo la tempistica prefissata, sono stati ultimati i lavori di restauro della casa natale e quelli relativi a basamento ed involucro strutturale della galleria, sulla cuicopertura è stato disposto uno strato notevole di isolante in pannelli di vetro cellulare. Ne 2011 saranno realizzate le opere di finitura: entro l’inverno sarà montata la grande vetrata della facciata e saranno posate le doghe gialle in alluminio del “cofano”. Nella primavera/estate inizieranno i lavori relativi al layout espositivo degli interni, curati dall’architetto Andrea Morgante di Shiro Studio.