A tanti teorici dell’antiproibizionismo, della legalizzazione delle droghe leggere, il questore di Modena spiega bene come ci si basi su dati che non corrispondono alla realtà. Le sostanze psicoattive contenute nelle cosiddette droghe leggere, sono 4 o 5 volte quelle contenute fino a pochi anni fa. Questo basterebbe.
A ciò si aggiunge un dato: navigando in internet si scopre facilmente quante sostanze per ora legali, le cosiddette smar drugs, sono vendute comunemente. Sostanze che spesso dopo qualche mese vengono inserite nell’elenco di quelle proibite, ma che nel frattempo sono state acquistate da tanti giovani.
Bisogna imparare a comunicare chiaramente, e preparare i giovani all’incontro con questa realtà fatta di proposte al limite della legalità, e far capire con chiarezza che non tutto ciò che è legale, o ciò che è leggero, è poi innocuo. Non possiamo pensare di controllare tutto, per questo i messaggi devono essere chiari: la droga fa male, è pericolosa per se e per gli altri. E tutto quanto produce effetti sulla psiche, è pericoloso. Proibire, prevenire, educare: le uniche tre vie per aiutare i giovani ad essere pronti all’incontro inevitabile con la droga, pronti ovviamente a dire di no.
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)