Confronto davvero partecipato ed animato – questa mattina all’Iti – sulla “traduzione”, a livello locale, della riforma Gelmini ed in particolare sulle novità che interessano il “Nobili”, destinato a diventare un grande e qualificato polo tecnico-professionale provinciale con l’aggregazione dell’Ipsia Lombardini e di parte del Galvani, l’istituzione del nuovo indirizzo dell’energia e, soprattutto, la nascita di un Istituto tecnico superiore (Its) per l’alta formazione tecnologica post-diploma. A discuterne, in una palestra affollata, insieme a studenti, genitori ed insegnanti dell’Iti, c’erano i vertici della Provincia: la presidente Sonia, Masini, l’assessore all’Istruzione Ilenia Malavasi ed il presidente del Consiglio provinciale, Gianluca Chierici.
“Pur con i tempi ristretti e i tanti limiti della riforma Gelmini, abbiamo cercato di sfruttarne anche le opportunità, a partire appunto dalla possibilità di razionalizzare le scuole superiori dopo una proliferazione eccesiva di corsi che aveva prodotto solo confusione nelle famiglie, dequalificando l’offerta formativa”, ha spiegato l’assessore Ilenia Malavasi: “La Provincia, dopo un confronto con i dirigenti scolastici, gli enti locali, ma anche le forze economiche, sociali e sindacali in modo da comprendere le esigenze del tessuto economico-produttivo reggiano, ha dunque deciso di puntare su poli altamente specializzati e dotati di un forte profilo identitario, in grado di migliorare ulteriormente il già elevato livello dell’istruzione superiore reggiana”. Tra questi poli, spicca certamente quello tecnico-professionale che ruoterà intorno all’Iti “Nobili”, “una scuola in cui la Provincia ha sempre creduto, come dimostrano anche gli 1,3 milioni investiti in questi ultimi anni, e che continua a rimanere fondamentale per rilanciare la cultura tecnico-scientifica”, ha aggiunto l’assessore Malavasi.
Dopo che Cristina Strozzi, manager di Walvoil, ha sottolineato l’importanza di apprendere “competenze e conoscenze per soddisfare le esigenze di un sistema produttivo reggiano chiamato a confrontarsi con un mercato sempre più globale ed alla continua ricerca di personale qualificato” (solo quest’anno si stima da parte delle aziende reggiane un fabbisogno di 550 risorse umane a fronte dei circa 240 diplomati che dovrebbero uscire dall’Iti), il dirigente scolastico Valerio Messori ha dato la parola a insegnanti, studenti e genitori. E’ stato un franco scambio di opinioni nel corso del quale non sono mancate perplessità, in particolare nei confronti dell’aggregazione con l’Ipsia Lombardini.
“Obiezioni in parte comprensibili, anche perché i tempi stretti imposti dal Ministero non hanno permesso di approfondire un riordino che, a livello locale, è stato comunque pensato dalla Provincia esclusivamente per valorizzare tutti gli istituti e tutti gli indirizzi ed offrire a voi ragazzi ed alle vostre famiglie certezze, cultura vera e possibilità di sbocchi lavorativi”, ha replicato la presidente Sonia Masini, che ha proposto a insegnanti, studenti e genitori un vero e proprio “patto di collaborazione, al quale dovranno contribuire anche le forze economiche, perché il sistema scolastico reggiano possa sempre più garantire piena occupazione: ma questo sarà possibile solo formando giovani qualificati in grado di competere con i loro coetanei di tutto il mondo”. “Da parte nostra siamo disponibili a confrontarci nel merito, già da domani, con tutte le componenti dell’Iti per valutare e monitorare questo processo di aggregazione con Lombardini e Galvani, apportando le eventuali, necessarie correzioni – ha aggiunto la presidente della Provincia – L’importante è che certe diffidenze, pur se comprensibili, non si trasformino in chiusura e rifiuto, che non prevalga la paura del “nuovo”, ma si abbia il coraggio di guardare avanti e sperimentare. E lo abbiano, soprattutto, gli insegnanti, ai quali chiediamo lo slancio e l’impegno che hanno sempre dimostrato, perché il loro contributo è fondamentale per garantire il successo di questo importante ed impegnativo progetto di potenziamento e ulteriore qualificazione dell’Iti”.