“Che il centrosinistra sia cronicamente affetto “discordite interna” acuta, ormai è un fatto pienamente assodato. Nonostante la girandola di trasformazioni alla Fregoli da PCI-PDS-DS ed ora PD, attraverso le parentesi dell’Ulivo e dell’Unione (non solo sovietica), la sostanza non è cambiata: sette leader, come i nani di Biancaneve, bruciati negli ultimi 15 anni ed ora una nuova sonora spaccatura, con Fioroni e Gentiloni che, dopo aver visto volare troppi stracci, hanno deciso di gettare la spugna. E con Bersani già da tempo sulla graticola e nel mirino politico dei cosiddetti “rottamatori”. Troppo difficile dunque accordare le varie anime, anche su questioni molto semplici: decidere se mangiare, come si dice a Modena, da asciutto o da brodo”. Lo ha affermato il Coordinatore vicario del PDL modenese Enrico Aimi sottolineando la personale preoccupazione “per le condizioni di salute del principale partito dell’opposizione, privo di leadership e di programmi. Un’opposizione – ha aggiunto – già divisa nelle sue varie anime ed ora ancor più indebolita da questi fatti. Anche un buon governo ha necessità di un interlocutore”. Il consigliere regionale pidiellino si è poi chiesto se “ci saranno conseguenze anche a Modena e provincia? Ricordiamo infatti – ha rincarato – che qui, dove stanno fiorendo correnti, correntine e spifferi, il sindaco Pighi non è finito al ballottaggio per lo zero virgola. Il sospetto concreto è che oggi le sinistre in molti comuni non avrebbero nemmeno più la maggioranza. Senza dimenticare che quando c’era maretta in casa PDL, per la sinistra sembrava che fosse in corso un regolamento di conti da guerra civile, quante ne abbiamo sentite. Peraltro è quasi fisiologico che vi sia discussione, anche con toni accesi, nelle maggioranze: si devono spesso assumere provvedimenti che non sono unanimemente condivisibili o a volte anche impopolari, specie in momenti di crisi. E’ singolare invece quando ciò accade nell’opposizione che, proprio in quanto chiamata ad un ruolo di critica (possibilmente costruttiva), dovrebbe godere di un reale vantaggio, almeno sotto il profilo della coesione materiale. Evidentemente le condizioni delle sinistre sono molto peggiori di quanto potessimo immaginare. Una febbre alta che temiamo non sia curabile con la terapia adottata fino a questo momento: l’antiberlusconismo fine a se stesso. Tenendo anche ben presente che – ha concluso Aimi – probabilmente ha ragione Maurizio Costanzo quando afferma che il nuovo leader del centrosinistra italiano attualmente sta facendo la terza media”.
In merito alla nuova bufera politica scoppiata dentro al PD nazionale, il Consigliere Regionale del PDL Enrico Aimi, oltre alla nota precedentemente, afferma quanto segue:
“Fino all’altro giorno il PD era convinto che avrebbe dato la spallata al Governo Berlusconi. Non gli e’ andata bene. Colpa della legge del “contappasso”. A forza di spingere, e’ successo il patatrac. Cosi’ oggi ci troviamo a dover pronunciare una sorta di “de profundis” politico per il Partito che fu di Gramsci e di Togliatti. Non solo: con la segreteria di Bersani, i compagni sono riusciti in un’impresa senza precedenti, impossibile anche sol da immaginare. Un autentico record politico: hanno fatto cadere anche il governo ombra”.