Assisto in questi giorni a molta strumentalizzazione politica dei fatti gravi che accadono oltre mediterraneo. Temo però che non si possa imputare al Governo Berlusconi la quantità di gente che sta fuggendo, e non penso neppure che il problema possa essere gestito in autonomia dall’Italia. Il fatto accaduto al CIE dimostra come coloro che vi lavorano, pur facendo il massimo, abbiano bisogno di un sostegno, che deve arrivare anche dall’Europa. Noi siamo la porta d’ingresso, ma in un continente che abbia l’ambizione di essere nazione, la responsabilità dell’aiuto, dell’accoglienza di chi scappa dalla guerra, dell’identificazione, e anche eventualmente delle espulsioni di chi stesse eventualmente approfittando della situazione, deve essere dell’Europa. Al dottor Giovanardi e ai suoi collaboratori va tutta la mia solidarietà per il lavoro che stanno svolgendo. E al giovane che ha compiuto questo gesto, la mia comprensione, ma spero non trovi spirito di emulazione in altri. Non è questa la via di fuga.

(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)